martedì 12 novembre 2013

Artista di strada, barbone, artista vero, giudicate voi!


   In questi giorni si tiene all'Auditorium in festival del Cinema di Roma,
nella sezione Prospettive Italia, dedicata ai documentari vengono presentati
alcuni personaggi molto, molto particolari. Pochi giorni fa è stato
presentato il docufilm dal titolo "Ho fatto una barca di soldi" di Dario
Acocella che racconta la vita personale e artistica di Fausto Delle Chiaie.
Nato nel 1944 si è formato seguendo gli influssi della pop art, dell'arte
povera e di quella informale.
Fausto delle Chiaie in una foto tratta da
it.wikipedia.org. La foto della locandina del film è tratta da:
movieplayer.it.

   E' un artista controcorrente che ama esporre le proprie opere sui marciapiedi
delle strade romane, in particolare in via di Ripetta tra la nuova teca
dell'Ara Pacis e il mausoleo di Augusto, lo si può trovare quasi tutti i
giorni. Le sue creazioni sono esposte e lasciate lì: l'artista si
allontana e rende i passanti custodi delle sue opere.
   Il suo atelier è un carrello della spesa. Il film racconta le sue
esperienze, i suoi incontri in strada. A parlare di lui è nientemeno che il
famoso critico d'arte Achille Bonito Oliva che lo definisce un "artista
situazionista dotato di una creatività che vuole stare al di fuori del mercato
dell'arte, per suscitare la curiosità di coloro che in una galleria d'arte
non entrerebbero mai".
   E' un film che merita di essere visto, è un personaggio da conoscere che
ci fa riflettere sui meccanismi del mercato dell'arte e soprattutto sulla
vita stessa.

2 commenti:

  1. Ma sai che Fausto delle Chiaie nel 2002 mi ha fatto un ritratto (sua personale interpretazione) con un pennerello rosso da CD su un accendino d'acciaio.
    Io stavo lavorando sul rilievo della chiesa di San Rocco, e lui aveva esposto le sue opere sulla recinzione del Mausoleo di Augusto.
    Nessuno gli dava troppa retta, invece io mi sono fermato ad osservare quelli che apparentemente erano oggetti-spazzatura ma secondo la mia personale interpretazione erano una provocatoria denuncia alla superficialità e al consumismo. .. o forse voleva vedere quanti pretendenti critici avrebbe attirato esponendo proprio spazzatura?? Non so .. intanto mi tengo il mio ritratto!!

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  2. Bell'episodio, grazie per il commento! A te che piace l'architettura contemporanea - hai fatto anche una visita guidata con questo tema - hai letto della mostra delle Dive del cinema del passato ritratte sullo sfondo di modernissime architetture di Roma? E' alla casa del Cinema a villa Borghese, ad ingresso gratuito, attento però, c'è tempo fino all'8 dicembre!

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