sabato 9 dicembre 2017

Nuova vita per l'ex Gil di Trastevere.

   L'ex Gil di Trastevere di via Induno è un palazzo importante come esempio di stile razionalista. Era nata come Casa Balilla e progettata da uno degli architetti più importanti del Novecento: Luigi Moretti, l'autore della palestra di scherma del Foro Italico (aula bunker del tribunale), del Villaggio Olimpico di Roma.

    Un palazzo abbandonato e fatiscente da 36 anni che dal giorno 8 dicembre è stato restituito al pubblico dopo un importante intervento di riqualificazione. Uno spazio nuovo ma con una sua storia che torna a disposizione della città per mostre, spettacoli, eventi e cultura. 
Un altro impegno mantenuto dalla Regione Lazio grazie ai fondi regionali stanziati per il recupero dei beni immobiliari appartenenti al patrimonio storico regionale e alla campagna istituzionale Art Bonus. Con un investimento iniziale di 350 mila euro siamo riusciti a regalare alla città di Roma uno spazio che sarà simbolo della creatività, della cultura, dell’inclusione e della partecipazione.
E' a disposizione di tutti con mostre, convegni ed eventi. Per la seconda fase, la Regione Lazio investirà 1,2 milioni per recuperare gli altri 5 piani. Il completamento dei lavori è stimato in circa 12/18 mesi, e prevede il pieno recupero dell’intero palazzo. Al piano interrato di questa struttura sarà spostata stabilmente la scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè (progetto nato in provincia e gestito in questi quattro anni dalla giunta regionale), al secondo piano si svolgeranno attività formative ed è prevista anche una sala lettura e studio, al terzo piano attività formative relative alla cucina e all’enogastronomia, al quarto e quinto piano ci sarà una mostra permanente dedicata alle opere dell’architetto Luigi Moretti.
WEGIL, infatti, sarà un snodo culturale in cui si incontrano anche le migliori produzioni del territorio. Grazie alla collaborazione avviata con Arsial e Lazio Crea  questa struttura diventerà una vetrina delle eccellenze del territorio, coinvolgendo in questo processo le associazioni, il terzo settore, le università, gli enti di ricerca 

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