lunedì 20 maggio 2019

Ancora un ciclista morto sulle strade romane

   Ancora una volta dobbiamo piangere un altro ciclista morto sulle strade della nostra città. Venerdì è toccato ad una persona in bici sulla via Tiburtina all'altezza del GRA. Non conosciamo il nome del povero sventurato, ma dobbiamo constatare che a Roma i progressi che si fanno per rendere più sicura la vita di chi va in bici sono troppo lenti.
   La via Tiburtina, come la via Laurentina, sono soggette a lavori straordinari, è giusto prevedere un corsia riservata alla bici adiacente al marciapiedi. Lo dice il decreto legge 285 del 30.4.1992, l'art. 13 del Codice della strada e soprattutto la legge 366 del 19.81998 all'art. 10. Ma purtroppo nulla si fa in questo senso.
   Speriamo che le autorità competenti si attivino al più presto per proteggere gli utenti deboli della strada: pedoni e ciclisti.

   AGGIORNAMENTO DEI GIORNI SUCCESSIVI ALLA TRAGICA NOTIZIA.

Dai quotidiani del giorno 19.5.19 Il ciclista investito e ucciso sulla Tiburtina era senza documenti perché derubato. Si chiamava Fulvio Di Simone, aveva 54 anni, abitava a Colli Aniene, via Balabanoff, era infermiere. Rubato anche il bancomat. Effettuati due prelievi da 250 euro. Un terribile aggiornamento!


Dai quotidiani del giorno 23.5.19 Il ciclista investito e ucciso sulla Tiburtina. Preso lo sciacallo del bancomat. E’ un camionista romano che si trovava dietro al tir che ha travolto il ciclista. Tradito dal tatuaggio sul braccio e dal logo della ditta per cui lavorava. M.D. di 50 anni, è stato fermato all’ingresso della ditta per cui lavorava: “Mica mi farete perdere il lavoro per questo”. Terribile! Non si riescono ad immaginare questi comportamenti.

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