giovedì 16 maggio 2019
La Domus Aurea ci mostra delle sorprese!
Da poco è stata scoperta la sala della Sfinge. Una parete su sfondo bianco con fauni, centauri, uccellini, creature marine, fiori, ghirlande. Anche una piccola sfinge. Ora la sala prenderà questo nome. Il ritrovamento è avvenuto a fine novembre, ma solo ieri dopo mesi di lavori consolidamenti e studi la stanza è stata resa accessibile a una piccola schiera di fortunati. L’obiettivo è quello di concludere i lavori di scavo entro la fine del 2019, al momento si vede solo la volta e parte delle pareti. E’ tutto ben conservato ma va ripulito. Ci vorranno almeno sei mesi di lavoro perché l’area è grande: alta almeno 5 metri e lo spazio, a occhio di almeno sei mesi per tre. Gran parte della sala è ancora interrata.
La Domus Aurea, cioè Casa d'Oro, era la villa urbana costruita dall'imperatore Nerone dopo il grande incendio che devastò Roma nel 64. Il palazzo si estendeva tra il Palatino, l'Esquilino e il Celio. Fu distrutta dopo la morte dell'imperatore, una parte rimase interrata per la costruzione delle terme di Traiano. Come tutto il centro storico di Roma fa parte del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco dal 1980. L'archeologo Carandini afferma che tale costruzione ispirò villa Adriana di Tivoli.
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