giovedì 17 settembre 2020

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la scuola che vedi sotto.


Nelle foto di ieri lo stadio Olimpico. 

Creato nel 1927 su progetto di Enrico Del Debbio e inaugurato nel 1932 era chiamato stadio dei Cipressi perché pensato come un invaso verde simile a piazza di Siena. Venne ricostruito nel 1937 da Luigi Moretti. Durante la guerra venne usato come autoparco delle truppe alleate. Nel 1953 lo stadio venne ricostruito su progetto di Roccatelli e Vitellozzi, fu chiamato lo stadio dei Centomila per la capienza, ad inaugurarlo la partita di calcio Italia-Ungheria e l’arrivo della tappa Napoli-Roma del Giro d’Italia. Da allora lo stadio ha ospitato le più prestigiose manifestazioni sportive dell’atletica leggera delle Olimpiadi del 1960 (in quella occasione è stato ribattezzato stadio Olimpico), e la finale di Coppa dei Campioni tra Roma e Liverpool del 1984. Per i mondiali di calcio del 1990 (finale tra Germania Ovest e Argentina) lo stadio è stato ampliato su progetto di Vitellozzi, Clerici e Teresi, ricoperto da una tensostruttura bianca in acciaio e teglon, tra le vibrate proteste degli ambientalisti per la copertura che toglie la visuale della collina di monte Mario e impedirebbe la crescita dell’erba del campo di gioco definito una “pozzanghera”. Il costo di 80 miliardi di lire salì a 200, causando una inchiesta giudiziaria. Da allora può ospitare al massimo 72.698 persone, che lo rendono il secondo stadio d’Italia dopo il Meazza di Milano. Nel periodo estivo è utilizzato per i concerti.


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