martedì 9 aprile 2019

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi sotto.


Nella foto di ieri la chiesa di Santa Maria Ausiliatrice nella piazza omonima del quartiere Tuscolano.

     Il tempio di Maria Ausiliatrice in Roma è una chiesa a croce latina che misura m 72 nel braccio maggiore e m 42 nel minore, è opera degli architetti Nicola Mosso di Graglia (Biella) e Giulio Vallotti di Quinzano (Brescia). Gli autori si sono ispirati alle chiese romane della seconda metà del Cinquecento. La chiesa e l’Istituto Pio XI che la affianca sono stati costruiti perché l’analogo istituto in via Marsala era insufficiente ad accogliere tutti gli studenti delle scuole professionali e del liceo-ginnasio. Quattro semicolonne affiancano il portale architravato con timpano ad angolo acuto nel piano inferiore, mentre nel superiore si ripete lo stesso motivo con due colonne e una grande finestra. Al di sopra di una balaustra si trova la Madonna col Bambino. La facciata ha lateralmente le due torri campanarie. Il giorno 4 giugno 1929 venne beatificato don Bosco, nello stesso giorno venne posta la prima pietra della chiesa. Nel 1934 venne realizzata la copertura, nel 1936 l'opera era finita. L'autore degli affreschi interni alla chiesa è don Giuseppe Melle (di Saluggia, Torino) che vi ha lavorato ininterrottamente per otto anni dal 1957 al 1965 aiutato da un suo discepolo Nicola Napoletano a cui si devono gli ornamenti. Nel transetto di sinistra si trova l’altare di Don Bosco, in alto la raffigurazione del santuario di Bonaria e Santa Maria della Salute, nel transetto di destra l’altare è dedicato alla Sacra Famiglia con in basso il progetto della chiesa e dell’Istituto a corte aperta verso la piazza, in alto i santuari di Oropa e Santa Maria Maggiore. Ai lati dell’altare maggiore si trovano due cappelle, quella di sinistra è dedicata al Sacro Cuore di Cristo, quella di destra alla Madonna di Pompei con il cenotafio di Monsignor Salvatore Rotolo, primo parroco della basilica, prelato di Altamura e di Acquaviva delle Fonti. Altra sua opera importante sono gli affreschi per la chiesa del Redentore a Bari.
     E' una basilica minore, è affidata ai Salesiani. La parrocchia venne istituita nel 1932, il suo territorio desunto da quello delle chiese di Ognissanti e Santi Marcellino e Pietro sulla via Casilina. Il 24 maggio di ogni anno vi si tiene la festa parrocchiale con processione, bancarelle e spettacolo pirotecnico serale a cui segue uno spettacolo canoro. Secondo Giorgio Carpaneto[1], durante la costruzione della chiesa si è trovato un terreno con grandi vuoti, è stato necessario tanto materiale per riempirli e dispendio di denaro per cui non è stata costruita la cupola, la facciata ha il travertino nella parte inferiore mentre in quella superiore materiale meno costoso, mancano le statue nelle nicchie e il gruppo di angeli alla sommità. Il terreno per la costruzione della chiesa e dell’istituto fu donato dalla famiglia Lais al prezzo simbolico di £ 1. La costruzione dell’istituto ha preceduto quello della chiesa (1928-36), l’istituto a sua volta è stato preceduto da una scuola agraria che si estendeva fino al Mandrione. L’Istituto diede asilo a numerosi ebrei sfuggiti ai rastrellamenti. In occasione della festa di Maria Ausiliatrice, il 24 maggio, molte bancarelle sostano sulla piazza e sulla via omonima fino a via Eurialo, la sera si snoda la processione per le strade del quartiere con la statua della Madonna, spesso si tiene un concerto gratuito aperto a tutti sulla piazza (verso via Amulio) o nel cortile interno dell’Istituto. Fuochi artificiali con il buio.
     Dai ricordi dei ragazzi che frequentavano le scuole dell’Istituto Pio XI negli anni della guerra, sappiamo che quando suonava l’allarme antiaereo non sempre scendevano nel rifugio, ma si andavano a riparare sotto le volte delle cappelle laterali della basilica. Pensavano che i muri maestri dell’edificio erano una protezione efficace contro eventuali bombe che cadevano dal cielo[2].


[1] Giorgio Carpaneto. La notizia che riferisco è presa da: I rioni e i quartieri di Roma, ed. Newton, vol VI, pag. 1722.
[2] S. Maria Ausiliatrice. Ricordi di guerra. Da intervista ad ex alunno Americo Raoli.

Nessun commento:

Posta un commento