lunedì 21 agosto 2023

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la costruzione che vedi sotto.


Nelle foto di ieri il Foro di Traiano.

     L’ultimo e più grandioso foro di Roma, opera di Apollodoro di Damasco, architetto imperiale. Constava di una piazza rettangolare di m 118x89, con ingresso sul lato corto opposto a dove oggi sorgono le due chiese di Santa Maria di Loreto e Ss. Nome di Maria e dove era il Tempio di Traiano. I lati lunghi fiancheggiati da portici absidati e sopraelevati erano collegati alla Basilica Ulpia, oltre vi erano le due biblioteche: latina e greca, in mezzo la colonna di Traiano che, giunta a noi quasi intatta, costituisce uno dei luoghi caratteristici del Foro.

     Alta circa 40 m, mentre la sola colonna è di m 29,78, pari a 100 piedi, posa su un piedistallo ornato di trofei e ha in cima la statua di San Pietro, bronzo di Tommaso Della Porta, eseguito in collaborazione con Leonardo Sormani, collocatavi nel 1587 dove anticamente era la statua di Traiano. Attorno al fusto, costituito da 18 blocchi di marmo sovrapposti (alti m 1,50 per un diametro di m 3,50) si svolge un fregio a spirale lungo m 200 e alto circa un metro ornato da circa 2.500 figure (le principali alte 60-70 cm), che rappresentano gli episodi più salienti delle spedizioni di Traiano contro i Daci (101-103 e 107-108). Dai ripiani e dai terrazzi del tempio di Traiano, della Basilica Ulpia e delle due biblioteche si potevano seguire gli svolgimenti dei fatti reso con uno stile finissimo  e reso più evidente dalla policromia ora scomparsa. Guardando circa a metà altezza, si vede bene la figura della Vittoria del tipo detto di Brescia, separante i due cicli delle rappresentazioni. Al museo della Civiltà Romana si vedono i calchi in gesso di tutti i rilievi. Nella cella erano custodite le ceneri di Traiano in un’urna d’oro. La magnifica iscrizione sorretta da due Vittorie alate ricorda il taglio della sella tra Campidoglio e Quirinale.


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