sabato 7 luglio 2012

E' bello riscoprire nella bici di Sandra la lotta per la libertà.


   La bicicletta durante la Resistenza è stata uno
strumento utilissimo per trasportare documenti,
informazioni, ordini militari e in qualche caso
anche armi. Un esempio in questo senso ci viene
dalla biografia e dal bel film tv dedicato a
Gino Bartali che fu campione ciclista ma anche
attivo nella Resistenza per salvare gli ebrei
dalla deportazione (Gino Bartali, l'intramontabile.
2006, due puntate, con Pierfrancesco Favino nel ruolo di
Bartali). Ma oggi abbiamo un bel libro

di Franco Giannantoni e Ibio Paolucci dal titolo
"La bicicletta nella Resistenza" che ricostruisce il
ruolo che la bici ha avuto nel favorire la lotta
di liberazione. Fra le diverse storie raccontate
colpisce quella di Sandra, ragazza di Milano, che
grazie alla sua bici Bianchi ha svolto un commovente
lavoro di staffetta partigiana. Andava sempre vestita
elegante per non destare sospetti. E' divertente
il racconto di quando si trovò davanti all'improvviso
un posto di blocco della divisione di fanteria "San
Marco", ricorda i volti da bambino dei militari,
uno di questi le fece un sorriso, lei rispose al
sorriso, l'altro gli fece cenno di passare senza
bisogno di controlli. Era salva!
Giannantoni - Paolucci, La bicicletta nella Resistenza, ed. Arterigere, pag. 248, € 12.

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