giovedì 12 luglio 2012

Vedere Roma con gli occhi di troppo forte!

   Ieri sera la tv ha trasmesso un film di
Carlo Verdone e Albero Sordi, in esso c'è il passaggio
di testimone tra due attori che hanno cercato
di interpretare la nostra città seppure in anni diversi
che oggi sembrano tanto lontani.
   Stiamo parlando del film "Troppo forte" del 1986
diretto da Carlo Verdone con il soggetto creato dallo
stesso Verdone insieme a Rodolfo Sonego e a Sergio
Leone. Le musiche sono di Antonello Venditti, un
altro romano doc.

   E' la storia di un ragazzo di periferia Oscar
Pettinari, in questo cognome c'è un omaggio di Verdone
al suo rione, lui è nato e vissuto a via Giulia, e via
de Pettinari è lì vicino. Il ragazzo, dai modi bruschi,
è già un omaggio al protagonista di "Un americano a
Roma" in cui il protagonista era interpretato da
Alberto Sordi, un romano che aveva il mito dell'America,
tutto ciò che era americano era ottimo, superlativo, si
chiamava Nando Moriconi. Torniamo al film, il protagonista
interpretato da Verdone vuole sfondare nel mondo del
cinema, frequenta Cinecittà ma, viene escluso dal provino,
si accontenterebbe anche del ruolo dello stuntman ma
niente. Casualmente incontra un avvocato che poi si
rivelerà un imbroglione, è Giangiacomo Pigna Corelli
Inselci (tanti riferimenti alla città anche in questo
nome) interpretato da Alberto Sordi. L'avvocato lo
convince a tentare un finto incidente stradale con il
produttore del film che lo aveva scartato per incastrarlo
e riuscire ad ottenere una parte. Ma nell'incidente non
è coinvolto il produttore bensì la bellissima attrice
Nancy, amante del produttore stesso, l'attrice Stella Hall.
In conseguenza di ciò l'attrice perde la parte, Oscar
dall'animo buono, ospita l'attrice in casa sua e
nasce un'amicia tra i due.

Fa un certo effetto vedere i telefoni a gettone, i
taxi gialli e i ragazzi senza casco alla guida delle moto.
   Scorrono le immagini di Roma sullo sfondo della storia
si vedono gli studi cinematografici di Cinecittà e questo
è ovvio, si vede l'hotel che domina la città dall'alto
di Monte Mario: lo Scheraton, il quartiere dell'EUR, il
gazometro con il quartiere Ostiense dove vive il protagonista
con il porto Fluviave. Una parte nel film ce l'ha anche la
pineta di Castel Fusano e la spiaggia di Castel Porziano
con le dune e la macchia mediterranea.
   Un bell'omaggio a Roma, al suo popolo e al cinema italiano.

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