venerdì 1 febbraio 2019

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama  e dove si trova la chiesa che vedi sotto.


Nella foto di ieri la chiesa di San Leone Magno in via Prenestina (alt. circonvallazione Casilina).

     Costruita nel 1950 dall’architetto Giuseppe Zander e consacrata dallo stesso pontefice Pio XII nel 1952. La facciata è a cortina di mattoni ravvivata da portali in travertino con sculture di Luigi Venturini. Si ispira alle chiese del romanico laziale con rosone sulla facciata. Interno diviso in tre navate da colonne di cemento armato dissimulato dal rivestimento in finto marmo su cui è posto il soffitto a struttura di cemento armato. Notare il grande mosaico dell’arco trionfale e del catino absidale raffigurante l’incontro tra San Leone Magno e Attila alle porte di Roma di Giovanni Hajnal[1]. Dello stesso autore sono le vetrate con i dieci comandamenti. All’altare maggiore il gruppo in bronzo della Crocifissione di Venanzo Crocetti[2]. All’altare dell’abside di sinistra la “Madonna col Bambino” di Alfredo Biagini e alle testate del transetto “Il Sacro Cuore di Gesù” di Luigi Montanarini e “La Sacra Famiglia” di Gisberto Ceracchini[3]. La Via Crucis è di diversi autori: Prini, Nagni, Monteleone, Coccia.
     La chiesa è citata dalla Guida Rossa del Tci. E’ stata visitata da Giovanni Paolo II il 17 dicembre del 1989. Sul muro esterno della chiesa, in via Bartolomeo D’Alviano una lapide ricorda i caduti nei bombardamenti dell’ultima guerra.



[1] Janos Hajnal (Budapest 1913 – Roma 2010) artista e illustratore ungherese naturalizzato italiano, è considerato uno dei maggiori autori contemporanei di vetrate istoriate e mosaici. Sue le vetrate del duomo di Milano (1955), quelle per l’Aula Paolo VI in Vaticano che gli diedero foma per le due vetrate ovali. Anche le vetrate del rosone di Santa Maria Maggiore a Roma. Suoi i mosaici nel Santuario di Montevergi ad Avellino (1980) e quello di 130 mq per la Basilica di San Francesco di Paola a Paola (Cosenza).
[2] Venanzo Crocetti. (Giulianova, Teramo 1913 - Roma 2003) scultore. Realizzò sculture per le città di bonifica della pianura pontina: Aprilia, Pomezia, Segezia. A soli 33 anni gli fu affidata la cattedra di scultura dell'Accademia di Venezia che era di Arturo Martini. Autore della porta dei Sacramenti nella Basilica di San Pietro. Sue opere nella chiesa di Don Bosco a Roma. In via Cassia 492 è visitabile un museo a lui dedicato.
[3] Gisberto Ceracchini (Foiano della Chiana 1899 – Petrignano del Lago 1982) pittore, figlio di contadini, trasferitosi a Roma studiò pittura da autodidatta. Ebbe lo studio a villa Strohl Fern dove rimase tutta la vita. Espose con Mafai e Scipione nel 1929. Partecipò alla Biennale del 1935, ha lavorato in molte chiese di Roma: Santa Maria in Domnica, Santa Emerenziana, Santa Maria Ausiliatrice, Santa Maria Mediatrice, Sant’Eugenio e questa. Fu insegnante di pittura all’Accademia di Urbino.

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