sabato 2 febbraio 2019

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi sotto.

Nella foto di ieri la chiesa di San Luca Evangelista al Prenestino.

     Realizzata su progetto di Vincenzo Fausto e Lucio Passarelli nel 1958. E’ una delle prime chiese che, sul finire degli anni Cinquanta, presentano un modello di chiesa diverso da quello in voga negli anni del Ventennio. Per comprendere la differenza basta vedere la vicina chiesa di San Leone Magno. In questa, l’adozione del cemento armato a vista va oltre il significato tecnico, imponendosi come fatto formale, in stretta connessione con quello strutturale.
     La facciata è tripartita con un copo centrale pieno rivestito di mattoni e due elementi laterali strutturati con grandi vetrate a tutta altezza con intelaiatura di cemento armato. Il grande pannello in ceramica è di Angelo Biancini.
     Il basso portale d’ingresso introduce in un atrio da cui si accede sia alla cripta che alla chiesa tramite una rampa di scale. Cripta e chiesa hanno il piano leggermente in discesa verso i rispettivi altari.
     L’interno è a pianta rettangolare, reinterpreta la pianta basilicale a tre navate con i pilastri in cemento armato spostati verso le pareti esterne in modo da lasciare libera la visuale per l’assemblea dei fedeli. Interessante è la copertura dove la lastra di cemento armato si articola in pieghe di bell’effetto plastico. Il motivo delle finestre a tutta altezza proposto nella facciata si ripete ai lati dell’altare maggiore. All’altare di destra “Annunciazione” tritico in ceramica, sempre del Biancini.
     Da una foto d’epoca relativa agli anni della costruzione della chiesa, si vede che al centro dell’attuale via Roberto Malatesta vi era un casolare alto su un montarozzo, apparteneva alla tenuta Tavoletti.
     La chiesa era citata nella Guida Rossa del Tci del 1962. E’ stata visitata da Giovanni Paolo II il 4 novembre 1979.
     La parrocchia organizza il Palio dei Sestieri da 18 anni. I nomi sono tratti dal Vangelo di Luca: Cedro, Volpe, Spiga, Lucerna, Perla e Giglio. Il palio vede la partecipazione dei cavalieri di Velletri. Oltre a questo i sestieri entrano in campo per la marcia dei Magi, il carnevale con i carri allegorici e le olimpiadi dell’oratorio nel mese di maggio[1].


[1] Il Palio dei Sestieri, la notizia da: www.romasette.it.

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