martedì 5 febbraio 2019

Rinnovato il piano della Protezione Civile per Roma


   Piano della Protezione Civile in caso di emergenze. Aree di attesa, tendopoli, scuole e palestre per il ricovero delle persone. Il rischio maggiore è quello idrogeologico. Il piano è stato approvato in giunta il 31 dicembre scorso, sostituisce quello di dieci anni fa voluto dal commissario straordinario Mario Morcone. Con questo piano la Protezione Civile ha individuato i luoghi strategici (753 siti tra aree di attesa, tendopoli, ricoveri e deposito mezzi) per fronteggiare emergenze e disastri: esondazioni, allagamenti, frane, incendi, terremoti, neve e ghiaccio. Sono state stilate 270 cartografie digitali per evidenziare tutti i richi a cui è soggetta la città. In preparazione una app per smartphone Si tratta di un sistema che poggia sul volontariato, in totale 2.500 persone, ma l’organico è di 65 persone. Rispetto a dieci anni fa gli eventi naturali sono diventati sempre più estremi. Il pericolo maggiore è quello delle esondazioni lungo il corso del Tevere, Aniene e canali o fossi secondari, più esposti il X, XI e XV Municipio.

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