Piano
della Protezione Civile in caso di emergenze. Aree di attesa,
tendopoli, scuole e palestre per il ricovero delle persone. Il rischio maggiore
è quello idrogeologico. Il piano è stato approvato in giunta il 31 dicembre
scorso, sostituisce quello di dieci anni fa voluto dal commissario
straordinario Mario Morcone. Con questo piano la Protezione Civile ha
individuato i luoghi strategici (753 siti tra aree di attesa, tendopoli,
ricoveri e deposito mezzi) per fronteggiare emergenze e disastri: esondazioni,
allagamenti, frane, incendi, terremoti, neve e ghiaccio. Sono state stilate 270
cartografie digitali per evidenziare tutti i richi a cui è soggetta la città.
In preparazione una app per smartphone Si tratta di un sistema che poggia sul
volontariato, in totale 2.500 persone, ma l’organico è di 65 persone. Rispetto
a dieci anni fa gli eventi naturali sono diventati sempre più estremi. Il
pericolo maggiore è quello delle esondazioni lungo il corso del Tevere, Aniene
e canali o fossi secondari, più esposti il X, XI e XV Municipio.
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