giovedì 14 febbraio 2019

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il mercato che vedi sotto.

Nella foto di ieri il mausoleo di Elena sulla via Casilina all'altezza di Tor Pignattara.

Venne costruito dall'imperatore Costantino tra il 326 e il 330 per se stesso ma venne poi utilizzato come sepolcro per Elena, madre dell'imperatore, morta nel 328.
     Il mausoleo si trovava all'interno di una vasta proprietà imperiale denominata "Ad duos Lauros" che si estendeva dall'attuale basilica di santa Croce fino al III miglio della via Labicana, il suo territorio coincide con l'attuale VI Municipio. Fanno parte di quest'area le catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, la basilica omonima di cui restano pochi ruderi e sui quali fu costruita la chiesa attuale. Nella zona era anche il cimitero degli Equites singulares ma non è stato possibile individuare l'esatta ubicazione. In questo luogo venne ucciso l’imperatore romano d’Occidente Valentiniano III nel 445 da due suoi ufficiali (questa notizia da Carlo Villa, cit.).
     Come tutti i monumenti romani, nel medioevo, venne smantellato per essere riutilizzato per materiale da costruzione. Nell'VIII secolo divenne fortezza difensiva, nonostante ciò continuò ad ospitare la tomba di Elena fino al Mille quando il sarcofago fu portato in Laterano (invece il corpo all'Ara Coeli), oggi è conservato nei Musei Vaticani (il fatto che sul sarcofago vi siano scene militari ha fatto pensare che fosse stato costruito per Costantino e poi utilizzato per la madre di lui). All'interno del mausoleo si trova una chiesetta intitolata ai santi Marcellino e Pietro dei tempi di Urbano VIII (1632), ai primi del Novecento, era la parrocchia di Torpignattara fino alla costruzione della vicina chiesa.
     Si tratta di un edificio a pianta circolare formato da due cilindri sovrapposti e terminante a cupola. Il cilindro inferiore (che internamente è ottagonale) ha un diametro esterno di m 27,74 ed interno di m 20,18. L'altezza era di m 25,42, mentre oggi è di circa 18. Ai vertici troviamo delle nicchie che nell'anello superiore diventano otto finestre ad arco. Per alleggerire il peso della cupola sono state inserite delle anfore ancora oggi ben visibili, per il popolo erano delle "pignatte" per cui Tor Pignattara, il nome attuale.
     Tra il 1993 e il 2000 il mausoleo ha subito un'importante opera di restauro e di completamento delle opere di scava iniziate precedentemente. Durante gli scavi è stato scoperto un pozzo al centro del mausoleo dal quale sono stati recuperati vasi dei secoli XI e XII. Il restauro ha permesso la realizzazione di due ballatoi che permettono la vista dall'alto di apprezzarne la dimensione e l'insieme. Sono stati restaurati i pochi frammenti rimasti del pavimento originario.
     Oggi il mausoleo risulta nel cortile - oratorio - campo di calcio della parrocchia dei Santi Marcellino e Pietro, per giungervi bisogna oltrepassare un portale settecentesco[1].


[1] Mausoleo di Elena. Tutto il  paragrafo è preso da: Mausolei di Roma.

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