domenica 17 febbraio 2019

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il parco che vedi sotto.

Nella foto di ieri la Pantanella, già pastificio romano.

   Uno dei pochi edifici di archeologia industriale che si sono salvati nella nostra città (come il Mattatoio, la Birra Peroni fuori porta Pia). La parte centrale fu realizzata nel 1929 da Pietro Aschieri[1], ai lati, lungo la via Casilina vi sono due edifici già adibiti a biscottificio e uffici dovuti a Silvano Ricci del 1954-60, mentre la grande Torre razionalista eretta da Vittorio Ballio Morpurgo[2] è dell’immediato dopoguerra (1948-50). Dopo anni di abbandono e occupazione abusiva da parte degli extracomunitari, negli anni Novanta è stato riqualificato e destinato, in parte ad abitazioni, in parte a negozi.


[1] Pietro Aschieri. (1889-1952) Casa modello dell'ICP alla Garbatella, via De Jacobis, stabilimento del pastificio Pantanella in via Casilina nel 1929, Casa di lavoro dei Ciechi di Guerra in via Rovereto nel 1931, case d'abitazione per i ferrovieri in via Casilina 35 nel 1932, facoltà di chimica nella Città Universitaria nel 1933, Case economiche in via Taranto, piazza e palazzo del museo della civiltà romana all'Eur in collaborazione con Bernardini e Pascoletti
[2] Vittorio Ballio Morpurgo. (Roma 1890-1966) Il padre triestino era di origine ebraica, assunse prima il cognome della madre Ballio, poi entrambi i cognomi. Casa d'abitazione in via Sannio - via Ardea nel 1921-22, Officina Mater in via Gino Capponi nel 1936-38, sistemazione di piazza Augusto Imperatore nel 1936-40, teca contenente dell'Ara Pacis, Museo degli Affari Esteri con Del Debbio e Foschini nel 1938-59, Torre dei Molini Pantanella in via Casilina nel 1948-50, quartiere INA Casa Torre Spaccata in via Casilina nel 1954-60 (capogruppo) in collaborazione con altri, palazzo della Esso in piazzale dell'Industria all'Eur nel 1963-65 con Moretti.

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