sai come si chiama e dove si trova l'edificio che vedi sotto.
Nella foto di ieri l'ingresso a villa Torlonia. Villa Torlonia si trova lungo la via Nomentana al civico 70, nel quartiere Nomentano che fa parte del II Municipio del Comune di Roma.
La villa fu voluta dal banchiere Giovanni
Torlonia (1756-1829) che acquistò nel 1797 una tenuta agricola dai Colonna. Il
complesso neoclassico fu iniziato da Giuseppe Valadier[1] nel
1802. Alla morte di Giovanni il figlio Alessandro (1800 -1880, questi, tra
l’altro, realizzò il prosciugamento del lago del Fucino in Abruzzo) continuò i
lavori dandone incarico a Giovanni Battista Caretti[2] dal
1832. Alessandro volle i due obelischi che si trovano davanti e dietro il
Casino Nobile, in onore dei genitori. Ad Alessandro subentrò il nipote Giovanni
(Alessandro ebbe due figlie, una andò in sposa ad un Borghese che prese anche
il nome Torlonia per continuare la casata) che fece trasformare la capanna
svizzera in Casina delle Civette. Negli anni del fascismo la villa fu residenza
di Mussolini dal 1925 al 1943 che pagava un affitto simbolico di una lire
l’anno (nel 1939 Giovanni morì senza figli). Con la liberazione di Roma il 4
giugno 1944 la villa fu occupata dall’esercito anglo-americano fino al 1947,
tale occupazione danneggiò gravemente le sue strutture. Dopo un lungo periodo
di abbandono, nel 1977 fu acquisita dal comune e l’anno successivo fu adibita a
parco pubblico per espressa volontà dell’allora sindaco Giulio Carlo Argan[3]. Dagli
anni Novanta, per un preciso impegno dei sindaci Rutelli e Veltroni è stata
oggetto di un’attenta opera di restauro e valorizzazione; per prima è stata
restaurata la casina delle Civette (1997), poi il casino dei Principi (2002), a
seguire gli altri. Il 22/23 marzo
[1] Giuseppe Valadier. (Roma 1762-1839) Architetto, orafo e argentiere, una delle figure maggiori del neoclassicismo. E’ famoso per la sistemazione di piazza del Popolo e del Pincio (vedi la casina con il suo nome). Ebbe anche un ruolo impostante nel restauro di antichi monumenti come l’arco di Tito (1819), ponte Milvio (1805, sua la torretta sul lato della piazza omonima) e il consolidamento del Colosseo.
[2] Giovanni Battista Caretti architetto, pittore e decoratore, nato a Sant'Agata sul Cannobio (Novara), la sua opera ci è conosciuta solo per le commissioni avute dai Torlonia nella villa (Casino Nobile) e nel demolito palazzo di piazza Venezia. Treccani.
[3] Giulio Carlo Argan storico dell’arte, fu sindaco di Roma dal 1976 al 1979.
[4] Tromba d’aria a villa Torlonia. Da : la Repubblica, cronaca di Roma del 25.3.08.
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