Fu,
con la torre delle Milizie la maggiore di Roma. Ricordata dal Petrarca che la
definì “unica al mondo”; sembra abbia ospitato alcune osservazioni astronomiche
di Galileo. Costruita nel 1203 per volontà di papa Innocenzo III e destinata alla sua famiglia che erano conti di Segni. La base appare
esageratamente larga e poderosa in
relazione alle dimensioni attuali, infatti era alta 60 metri mentre oggi arriva a 29 metri. Fino al 9 settembre
1349 quando Roma fu scossa da un violento terremoto che demolì anche parte di
torre delle Milizie inclinandola come vediamo oggi, e fece crollare l’anello
del Colosseo che guarda il Celio. E’ un esempio di torre-abitazione, venne
costruita con il materiale prelevato dal tempio della Pace. In un primo tempo
venne ricoperta di travertino, sempre prelevato dai fori, poi asportato per la
costruzione di porta Pia. In seguito al violento terremoto del 1349 venne abbandonata,
fin quando il papa Alessandro VIII la restaura con i contrafforti che ancora oggi si vedono. Dobbiamo
immaginarla immersa in un dedalo di stradine, così possiamo capire l’effetto di
potenza, forza e sicurezza che emanava. Nel 1937 la torre su donata dal regime
fascista alla Federazione Nazionale Arditi d’Italia divenendone le sede. Tuttora sepolto in un sarcofago romano
giace il presidente della federazione, Alessandro Parisi morto nel 1938 in un
incidente stradale. Dal 2006, anno dello sgombero degli uffici pubblici, la
torre non è stata più utilizzata, ne mantenuta per cui versa in uno stato di
totale abbandono.
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