sai da dove si gode questo splendido panorama di Roma sulla cupola di San Pietro.
Nella foto di ieri il Casino del Bel Respiro di villa Doria Pamphili.
Il Casino del Bel Respiro o di Allegrezze o di Belle Statue o Casino dell’Algardi, è frutto di tre interventi successivi nel tempo, il primo di Spada Borromini[1], il secondo di Girolamo Rainaldi che pensò a due ali laterali mai edificate, il terzo, quello che ha dato al casino il volto attuale si deve ad Alessandro Algardi e Giovanni Francesco Grimaldi (1644-48). Esternamente il Casino si presenta come un parallelepipedo animato da un avancorpo che caratterizza la facciata principale. L'edificio riprende, nella decorazione con marmi antichi delle facciate, soluzioni adottate a Roma nella seconda metà del Cinquecento. Le fronti principali sono impostate su due livelli: il giardino segreto chiuso sul fondo da un muro con statue e bassorilievi, e un terrazzamento panoramico più alto. L'interno ha una pianta di ispirazione palladiana con un grande salone circolare centrale alto due piani, sotto al quale, al livello del giardino è una sala rotonda, con statue antiche, decorata, come gli ambienti adiacenti, di raffinati stucchi d'ispirazione classica su disegno dell'Algardi. Gli affreschi recano motivi di piante, fiori, palmette, mausolei, trionfi, medaglioni e scene mitologiche varie. La sala di Ercole ha affreschi di Francesco Grimaldi detto il Bolognese.
[1] Progetto Borromini per il Casino di Villa Pamphili. Un documento rinvenuto nella biblioteca Vaticana e pubblicato da Paolo Portoghesi ci fornisce una immagine della villa come fortezza. Un testo chiarisce le idee di Borromini.
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