sabato 24 dicembre 2011

Le pergamene vaticane in un bunker. La prima biblioteca del mondo diventa digitale.

   Parte un'operazione senza precedenti al mondo con la
tecnologia della Nasa. Si tratta di ottantamila testi
da salvare dal deterioramento. Tutto sarà consultabile
in rete. Serviranno almeno dieci anni anni per completare
l'operazione con l'aiuto di sponsor privati.
   Basterà un clic per vedere testi di valore inestimabile
come il papiro Bodmer, la trascrizione più antica dei
Vangeli di Luca e Giovanni che risalgono al 175-225 d.C.,
il Codex Vaticanus, l'Antico Testamento in lingua greca
più "antico" che si conosca. Si potranno vedere manoscritti
greci, arabi, persiani, copti, ebraici, un tesoro che va
dai codici paleocristiani ai manoscritti tardo antichi
di Virgilio e Terenzio fino ai capolavori della miniatura
bizantina e del Rinascimento.
   La Biblioteca Vaticana fu creata intorno al 1450 da
Papa Niccolo V che donò la sua biblioteca personale composta
da alcune centinaia di manoscritti.Papa Sisto IV, nel 1475,
emanò la bolla Ad decarm nilitantis Ecclesiae con la quale
si stabilì uno statuo giuridico, il personale e le rendite
della Biblioteca. Nel 1587 Sisto V commissionò all'architetto
Domenico Fontana la costruzione di un edificio per ospitare
la Biblioteca. Ancora oggi quella è la sua sede.
   Attualmente la Biblioteca vaticana comprende 1.600.000
volumi a stampa, 8.300 icunaboli, 80.000 manoscritti,
74.000 manoscritti, 100.000 incisioni, 150.000 fotografie,
300.000 monete e medaglie.

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