lunedì 10 giugno 2013

Una settimana all'insegna del brivido in un luogo magico di Roma.


   Da lunedì 10 a domenica 16 si tiene a Roma la trentatreesima
edizione del Fantafestival organizzata e diretta da Adriano Pintaldi
e Alberto Ravaglioli.
   Per assistere alle proiezioni basterà andare alla Casa del
Cinema nell'ex Casina delle Rose a villa Borghese, oppure al
cinema Barberini, oppure al cinema Trevi in via del Puttarello.
   Il  Trevi è il più straordinario cinema del mondo, una saletta
seminterrata dedicata ai film d'autore sede nella quale la Cineteca
Nazionale svolge quotidianamente, dal 2003 la propria programmazione,
offrendo al pubblico il patrimonio del suo archivio ed ospitando
festival e rassegne di altre istituzioni ma anche incontri con gli
autori. Quando fecero i lavori di restauro della sala venne scoperta
una domus di età imperiale e il castellum aquae dell'acquedotto
Vergine, quindi una parete della sala è costituita da una lastra
di cristallo su questo complesso archeologico.Lo scavo archeologico
fu finanziato interamente dal gruppo Cremonini proprietario dell'immobile.
   Si comincia con la versione resturata de "L'esorcista", chi
non lo ha visto? Impossibile! Certamente è rimasto impresso nella
mente di tutti. Prima della proiezione ci sarà un dibattito con
padre Amorth, il prelato incaricato dal Vicariato di Roma delle
questioni vicino alla stregoneria / magia / presenza del maligno.
   Venerdì 14 e sabato 15, in cartellone la rassegna Spaghetti horror
nella sala Trevi per riscoprire i film di Riccardo Freda, Mario
Bava e Lucio Fulci. Seguiranno le pellicole di giovani registi
italiani che si contenderanno il premio principale del festival:
il Pipistrello d'oro.
   Gran finale al cinema Barberini con il film Tupa, giallo ambientato
a Roma, diretto da Federico Zampaglione (cantante dei Tiromancino),
con Claudia Gerini che è anche compagna di vita del regista. Il film
è prodotto da Maria Grazia Cucinotta.
   La foto del cinema Trevi, in apertura di questo post, è stata scattata da Piero Tucci, il suo uso è libero.

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