martedì 25 giugno 2013

Scola per ricordare Fellini, un viaggio nella memoria del cinema italiano e di Roma.

   Che strano chiamarsi Federico, Scola racconta Fellini è il film
appena concluso dal grande regista che dal 2003 ha promesso di non
girare più i film, ed in effetti questo non è un vero e proprio
film, piuttosto sono stati messi insieme i ricordi personali del
regista e le memorie di tanti che lo hanno conosciuto.

In alto Federico Fellini con la moglie Giulietta Masina,
sotto Ettore Scola, le immagini sono tratte da:
it.wikipedia.org.

   Scola e Fellini si sono conosciuti nel 1947 alla rivista umoristica
"Il Marc'Aurelio" dove federico lavorava dal 1939. Si trattava di una
piccola scuola di umorismo, anzi una università, del modo di far
ridere in quella rivista, nei suoi disegni, si ritrova molto nei
film di Fellini.
   Nel film - documentario - testimonianza di Scola c'è ovviamente
Cinecittà che per noi è un tempio che ci ricorda tanti attori e
tanti registi, ma uno sopra tutti: Federico Fellini. Nel mitico
Teatro 5, dove lavorava Fellini, è stata ricostruita la redazione
del Marco Aurelio, i Bagni Cobianchi, il baretto di via Veneto,
la Lincoln con cui girava Roma di notte quando non riusciva a
prendere sonno.
   Fellini è universalmente considerato uno dei più grandi ed
influenti cineasti della storia del cinema mondiale. Già vincitore
di quattro premi Oscar al miglior film straniero, ha ricevuto anche
il premio Oscar alla carriera nel 1993. Vincitore due volte del
festival di Mosca nel 1963 e nel 1987, ha ricevuto la Palma d'oro al
Festival di Cannes nel 1960 e il Leone d'oro alla carriera alla
Mostra del Cinema di Venezia nel 1985.
   Nell'arco di quarant'anni, dallo Sceicco Bianco del 1952 a La  voce
della luna del 1990 ha creato decine di personaggi memorabili.
Ha lasciato opere indimenticabili, ricche di satira ma anche velate di
una sottile malinconia, caratterizate da uno stile onirico e visionario.
Tra i film più celebri non possiamo dimenticare: La strada, Le notti
di Cabiria, La dolce vita, Otto e mezzo, Amarcord. In tutti i suoi
film c'è mota Roma vista con il suo occhio impietoso.
   Per noi che amiamo Roma, il cinema e Fellini, questo è un film
che non possiamo perdere.

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