domenica 22 dicembre 2013

Alla scoperta del Quadraro, un quartiere carico di storia antica e recente.

   Oggi gli amici di Vediromainbici hanno organizzato una bella passeggiata in bici alla scoperta del Quadraro, un quartiere popolare di Roma nato agli inizi del Novecento e cresciuto negli anni mantenendo il suo volto popolare con casette basse di paese. Siccome era l'ultimo appuntamento dell'anno, prima della pausa estiva, abbiamo festeggiato, ci siamo scambiati gli auguri, abbiamo brindato con lo spumante di Alba, mangiato pandoro, panettone e torrone portato gentilmente da alcuni amici. E' stato un momento molto bello, questo gruppo di amici ciclisti è veramente formidabile!!!

   La prima tappa è stata in via Columella dove si trova la prima Casa di Paglia costruita in una grande città europea. E' sorta nel maggio 2013 su progetto dell'architetto Paolo Robazza, le travi portanti sono in legno, al posto dei mattoni ci sono balle di paglia compresse e ricoperte di cocciopesto, usato come intonaco, lo stesso cocciopesto usato dagli antichi romani per rivestire le cisterne. Il cocciopesto si ottiene con frammenti di tegole, vasi, il tutto impastato di calce. Si è ottenuta così una casa che respira, calda d'inverno e fredda d'estate, completamente naturale, realizzata con materiale a Km 0. Un nostro sentito ringraziamento va alla signora che ci ha permesso di entrare nella sua abitazione!




   Dopo aver visitato la Casa di Paglia abbiamo ripreso le biciclette e siamo andati a vedere i murales del maggior artista americano della Street Art: Ron English, i murales sono stati realizzati nell'ottobre 2013. L'artista si ispira all'arte surrealista e lavora in collaborazione con gli abitanti dei territori, sceglie le periferie urbane, quelle cariche di problemi sociali, e la sua arte vuole essere una speranza per quelle popolazioni.



   Ancora una breve pedalata e arriviamo alla Quercia del Quadraro, uno dei simboli del quartiere, si tratta della più vecchia quercia del Lazio e dell'Italia centrale, ha 450 anni, il suo tronco ha una circonferenza di m 6. Un forte colpo di vento l'ha fatta cadere il 29 marzo 2009. Su iniziativa degli abitanti del quartiere, con il contributo economico della Provincia e del Municipio la quercia è stata rialzata e reinterrata l'11 novembre 2009. Purtroppo oggi sembra secca.

   Di nuovo sui pedali, abbiamo percorso un lungo tratto di strade del quartiere fino a giungere al Monte del Grano. Si tratta del più grande mausoleo del suburbio romano, risale al III sec. d.C, è formato da un cumulo di terra alto m 20 privo del rivestimento marmoreo. All'interno venne ritrovato, nel 1582, il "Sarcofago attico con scene della vita di Achille" e vasi di vetro decorati. E' così chiamato perchè la zona era tutta coltivata a grano, mausoleo compreso, nell'interno si trova una grande sale che era usata come granaio. Su un lato si trova una osteria detta "Taverna del Grano" già stazione di posta. Ai piedi del mausoleo si trova il giardino 17 aprile 1944, una statua in gesso ricorda il rastrellamento del Quadraro operato dai tedeschi durante l'occupazione nazista di Roma. Di mille uomini in età di lavoro portati in Germania nei campi di concentramento solo pochi tornarono alle proprie case.

   Ancora una pedalata breve ed eccoci alla torre del Quadraro, quella che ha dato il nome al quartiere stesso. Si tratta di una torre medioevale sorta su avanzi di epoca romana repubblicana, il nome gli deriva da un certo Guadralis che nel 1164 era proprietario della torre e della tenuta agricola intorno. Qui nel 1961 è stato girato il film "Fantasmi a Roma" per la regia di Antonio Pietrangeli, con Marcello Mastroianni, Sandra Milo, Eduardo De Filippo e Vittorio Gassman.


   Rimasti ormai in pochi siamo andati a vedere la chiesa di San Gabriele dell'Addolorata, progettata dall'architetto Gianni Testa e consacrata il 28 febbraio 2010. La pietra usata per il rivestimento esterno è pietra arenaria di Santafiora, quella usata per le ruote dei mulini. L'architetto ha lavorato sul presupposto concettuale della eliminazione dei punti di confine, visto che lo spazio era poco ha creato un edificio che vuole essere in continuità con l'ambiente esterno. E così dopo tanta storia antica e recente, abbiamo concluso con la un edificio rivolto al futuro.

Tutte le foto sono state scattate dall'autore del blog,
il loro uso è libero.

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