domenica 20 luglio 2014

Un quartiere popolare di Roma nel quale le case sono dei villini!!!

     A Roma, in quella che una volta era una lontana periferia della città, c’è un quartiere popolare, pensato e costruito per operai e lavoratori ma che non è formato da anonimi intensivi di 10 piani, No è costituito da villette con orti o giardini intorno. Non parlo della Garbatella, non parlo di San Saba, No, parlo del Pigneto.


     Venne costruita dalla Cooperativa Termini, una cooperativa di ferrovieri, fondata nel 1919 che acquistò il terreno della villa appartenuta ai conti Serventi per costruirvi piccoli villini, circondati da giardini o orti, ad uno o due livelli, per 250 alloggi che vennero realizzati entro il 1925. Si tratta di villini bifamiliari in semplice stile geometrico, a uno o due livelli, circondati da giardinetti privati secondo il modello delle città giardino inglesi. Attualmente sulla mappa di Google non ne arrivo a contare 100. La cooperativa ristrutturò una costruzione rurale (la torretta di piazza Copernico) destinata ad ospitare la sede della cooperativa stessa, mentre il casino nobile andò distrutto. I ferrovieri si stabilirono in questa zona data la vicinanza con lo scalo merci San  Lorenzo nato nel 1906, e la stazione Prenestina. Il 23 novembre 1920 fu lo stesso re Vittorio Emanuele III ad assistere alla posa della prima pietra della Città Giardino. Allora venne battezzata con il bel nome augurale di Città Giardino. Se volete conoscerla fateci una bella passeggiata in bici, il suo centro è piazza Copernico, girate per le stradine intorno, senza fretta e senza meta, non ve ne pentirete. Sarà una bella scoperta di un’altra faccia della nostra incredibile città.


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