domenica 20 marzo 2016

Acquedotti romani: una grande impresa ingegneristica.

   Una delle grandi imprese compiute dagli antichi romani fu quella di saper costruire strade e acquedotti che hanno superato la prova del tempo. Nel costruire gli acquedotti hanno dato prova di capacità ingegneristiche eccezionali. Oggi ne abbiamo avuto una prova con la passeggiata per Roma, organizzata da VediROMAinbici, nella quale il nostro amico Bruno ci ha fatto vedere gli acquedotti dal punto di vista tecnico, ingegneristico. E' stata una passeggiata molto interessante.
Eccoci alla partenza di largo Corrado Ricci,
oggi ha Roma è una bellissima giornata di sole,
oggi 20 marzo inizia la primavera,
siamo in 30 persone.

Prima tappa alle terme di Caracalla,
qui abbiamo visto i depositi dell'acqua,
punto terminale dell'acquedotto Antoniniano.

Altra tappa a porta Maggiore dove confluivano 8 degli undici acquedotti dell'antica Roma.
Questo perché era un punto molto alto della città nel quale
far arrivare l'acqua per poi distribuirla in tutta l'Urbe.

Ecco lo speco nel quale scorreva l'acqua di cinque acquedotti,
di due più in basso sono murati, altri due sono ben visibili, il più alto
è parzialmente crollato.

Siamo sempre a porta Maggiore, ecco la conduttura di altri due acquedotti.

Ultima tappa a via del Nazareno dove è possibile vedere l'unico tratto in superficie
dell'Acquedotto dell'Acqua Vergine.

Nessun commento:

Posta un commento