mercoledì 23 novembre 2016

Non vogliamo una città senz'anima.

   Decine di esponenti del mondo della cultura e dell'arte, ambientalisti e associazioni di abitanti, hanno scritto una lettera appello al sindaco Virginia Raggi affinché si vigili con più rigore per evitare che il centro storico di Roma, patrimonio mondiale dell'umanità per l'Unesco, venga ulteriormente vilipeso e danneggiato. Il centro storico, un tempo salotto di Roma, è diventato un suk invaso da negozi di souvenir, pizzerie a taglio, mini market e friggitorie.
   "Negli ultimi anni - scrivono - i locali di mescita e di ristoro sono balzati da 1.400 a 4.000, in una situazione di confusione che nasconde anche i locali di riciclaggio di denaro di provenienza criminale. Si chiede la verifica della legalità delle licenze commerciali e la nascita di un severo regolamento sul decoro della città analogo a quello adottato a Firenze".


   Tra i firmatari della lettera appello: il critico letterario Alberto Asor Rosa, lo scrittore Vittorio Emiliani, l'attore Giuseppe Cederna, lo scrittore Valerio Magrelli, l'ex sovrintendente Adriano La Regina, l'archeologo Salvatore Settis, l'urbanista Cesare De Seta, l'associazione Italia Nostra, l'urbanista Vezio De Lucia.
   Nella foto: il panorama di Roma dal Gianicolo.

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