sabato 22 luglio 2017

E' mafia capitale o non è mafia?

   E' di questi giorni la notizia apparsa sulla stampa nazionale e non solo della sentenza di primo grado sulla vicenda che ha preso il nome di Mafia capitale.
  
   Vi sono state tante condanne, per i dirigenti comunali e i politici anche più consistenti di quelli richiesti dal pm. Ma crolla l’associazione di stampo mafioso, 250 anni di carcere a fronte dei 500 richiesti, pene esemplari per Carminati e Buzzi ma i giudici fanno cadere l’accusa più grave, quella di mafia, come sosteneva la Procura diretta da Giuseppe Pignatone.
   Massimo Carminati, detto il Cecato, considerato il capo della banda condannato a 20 anni, Salvatore Buzzi, leader della Coop 29 giugno a 19, Luca Gramazio capogruppo Pdl in regione a 11, Mirko Coratti presidente del Consiglio Comunale (Pd) a 6, Franco Panzironi ex ad di Ama a 10, Luca Odevaine ex capo di gabinetto di Veltroni 6 anni, Andrea Tassone ex minisindaco di Ostia 5 anni, Giordano Tredicine ex vicepresidente in consiglio comunale 3 anni. Assolto Giovanni Fiscon, ex ad di Ama. La sentenza letta alle ore 13 nell’aula bunker di Rebibbia dopo 230 udienze. Presente la sindaca Raggi.
     Alfonso Sabella, ex assessore alla legalità del Comune di Roma con Marino, ha dichiarato: “Si è dimostrato che le istituzioni comunali non sono in grado di reggere l’urto della criminalità. Io nel palazzo del Campidoglio ho visto tanta corruzione, mafia no”.
     Si è acceso il dibattito su chi sostiene che questa associazione a delinquere sia mafia e chi no. Noi pensiamo che le sentenze si devono rispettare, il fatto più importante è che tale associazione è stata smascherata, i colpevoli sono stati arrestati, ma ancora più importante è che sui temi della legalità resti alta l'attenzione perché tali azioni non si ripetano più.

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