martedì 22 ottobre 2013

Trovò una città di mattoni e la trasformò in marmo

   La frase è dello storico Svetonio, è una frase ad effetto, ma è la pura
verità. Di questa considerazione andava fiero Augusto, il primo imperatore
di Roma, l'uomo che riportò la pace in città e nei territori a lei sottomessi
dopo tanti anni di guerre civili.
   In questi giorni, per ricordare il bimillenario della morte di Augusto,
si tiene alle Scuderie del Quirinale una bella mostra su di lui e sull'età
che il suo nome ha segnato. Tale importante mostra andrà poi a Parigi
arricchita di plastici delle principali costruzioni romane: l'Augusteo,
il Pantheon e il Palatino.
   Dopo la battaglia di Azio (31 a.C.) Augusto divenne di fatto il padrone
assoluto di Roma e in tale ruolo rimarra fino alla morte avvenuta nel 14 d.C.
In oltre 40 anni di ininterrotto potere attua una serie di riforme nello
Stato che se formalmente conserva le istituzioni repubblicane, in pratica
segna il passaggio all'impero. Furono anni di fiorire di traffici e commerci,
di intensa vita culturale che è rimasta nella storia con i nomi di Virgilio,
Orazio, Tito Livio, per la poesia e la prosa, furono i cantori e gli interpreti
maggiori della civiltà romana, così come l'Ara Pacis nella scultura ricorda
lo splendore di questa età d'oro.
In mostra 200 reperti archeologici prestati da musei di tutto il mondo.
In particolare si ha la possibilità di avere a confronto l'Augusto di Prima
Porta (dai Vaticani) con l'Augusto di via Labicana (da palazzo Massimo) e
il doriforo di Policleto da Napoli come esempio di quella classicità e
sobrietà di forme che proprio Augusto cercava di alimentare con la sua
politica culturale. La sala che più mi ha impressionato è quella che
raccoglie il Tesoro di Boscoreale, località alle pendici del Vesuvio dove
nell'Ottocento venne trovato in un sacco un vero e proprio tesoro d'oro,
argento, camei, vetri di lavorazione romana con bracciali, anelli, collane,
piatti, anfore, contenitori vari, camei dalle fogge più diverse. Qualcosa
di meraviglioso.
   Alle Scuderie del Quirinale, via XXIV Maggio n.16, fino al 9 febbraio,
tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 20, lunedì chiuso, € 12.

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