sabato 3 maggio 2014

Tor Sapienza riserva delle sorprese. Bellezze e brutture nella periferia romana.

   Passeggiata in bici a Tor Sapienza. Anche qui c'è da scoprire un passato che ha molto da raccontare, un presente tra aspetti brutti e molto belli, un futuro imminente che speriamo di riqualificazione.
Piazza Cesare De Cupis, centro del quartiere di Tor Sapienza.
     Tor Sapienza si trova lungo la via Collatina, fa parte del Municipio V del Comune di Roma (Centocelle-Alessandrino-Quarticciolo). Si sviluppa tra la via Prenestina, la ferrovia per Tivoli e il GRA.
      La via Collatina è una antica strada romana così chiamata perché conduceva a Collazia, città latina tradizionalmente localizzata dove oggi è il castello di Lunghezza anche se recenti scavi archeologici hanno individuato un esteso abitato fortificato con necropoli dell’VIII secolo a La Rustica, prima del Gra.
La scuola Gioacchino Gesmundo, uno dei simboli del quartiere.
     Nel XIII secolo, tra la via Collatina e la via Prenestina, sorse una torre quadrata in laterizio con stipiti in travertino e merlatura a coronamento. Nel XIV secolo la famiglia Boccamazzi vi costruì un casale per l’attività agricola, successivamente fu venduto all’Ospedale di Santo Spirito. Il 15 agosto 1457 fu acquistato dal cardinale Domenico Pantagati detto Capranica che lo affidò agli studenti perugini del Collegio di San Girolamo, questi rinominarono la torre “Sapienza Nuova”.

Tor Sapienza in una foto dei primi del Novecento
e in una foto di oggi. Le foto sono state prese dal sito internet:
www.torsapienza.com che si ringrazia.
     Il primo nucleo abitato si formò negli anni Venti ad opera di un ferroviere molisano, Michele Testa, che creò la “Cooperativa Tor Sapienza dell’Agro Romano” realizzando le prime 25 abitazioni, a queste seguirono un altro centinaio. Il 20 maggio 1923 venne inaugurata la borgata con una scuola, una farmacia e una condotta medica. Le case erano tutte a uno o due piani, con orto/giardino davanti o corte interna.
     Durante la seconda guerra mondiale, la torre, che aveva dato nome alla borgata, fu utilizzata dall’esercito tedesco come deposito di munizioni. Al momento della ritirata il deposito fu fatto brillare causando il crollo totale della torre centrale e l’inagibilità delle gallerie sottostanti. Alla fine degli anni Novanta il nuovo proprietario ha restaurato la cinta esterna e ciò che rimane della torre sotto la supervisione della Sovrintendenza. Mancano purtroppo i merli quadrati in cima alle mura. Da via Francesco Paolo Michetti è possibile vedere le mura rivestite nella parte inferiore di pietra lavica e in quella superiore di pezzi di travertino. L’interno ospita un locale commerciale con copertura in vetro.
     La posizione a ridosso della ferrovia e delle vie consolari ha costituito una forte attrattiva per lo sviluppo urbanistico e industriale nel secondo dopoguerra, ciò ha alterato l’aspetto della borgata. Dagli anni Settanta la struttura stradale è inadeguata a contenere il traffico con conseguente congestione e inquinamento. L’alta densità abitativa ha determinato carenza di spazi verdi, luoghi di aggregazione e parcheggi.
Il quartiere Iacp di Tor Sapienza.
     Alla fine degli anni Settanta venne realizzato dall’Iacp un grosso insediamento abitativo per 504 famiglie su progetto di Luigi Gatti. Nel 2012 è stata consacrata la nuova chiesa di questa parte del quartiere dedicata a San Cirillo opera dell’arch. Maicher Biagini.

La modernissima chiesa di San Cirillo.
Tutte le foto, se non diversamente indicato, sono state scattate dall'autore del blog.
     Il Comune sta procedendo alla costruzione di un “contratto di quartiere” per intervenire sulla mobilità e il trasporto pubblico, allegerire dal traffico di attraversamento via di Tor Sapienza, aprire una fermata della FM2 per facilitare il collegamento con la città, riqualificare le aree verdi, istituire una centralità urbana presso la scuola Gesmundo.
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