lunedì 11 agosto 2014

Roma in un libro: Ostia set naturale

   Ostia è il mare di Roma, anzi è Roma stessa. E' la vacanza a buon mercato per i romani, mezz'ora di treno e si arriva al mare, si ha la sensazione di essere in vacanza. Ma Ostia è stata set per tanti film di successo girati da registi di livello internazionale e con attori di fama. In questi giorni uscirà un libro scritto da Giulio Mancini, firma del Messaggero, grande conoscitore di Roma, di Ostia e del Cinema, che ha messo insieme 130 lacation di film girati ad Ostia, spesso unendo immagini di un tempo con quelle di oggi, raccontando aneddoti relativi alla produzione di questi film.
   Vediamo di ricordare alcuni film che hanno Ostia per protagonista.
   E’ il film “La famiglia Passaguai” (1951) che ha dato il via a una serie infinita di filmetti “balneari”, leggeri ambientati ad Ostia, che hanno al centro una giornata passata sul Lido di Roma. Questo è stato scritto, diretto e interpretato da Aldo Fabrizi. L’anno successivo venne girato “Una domenica d’agosto” (Emmer, 1952), si tratta di una storia di un gruppo di persone che trascorre una domenica estiva al mare, in questo film si vede anche il Mattatoio di Testaccio che stranamente poche volte è stato filmato, si vedono i “fagottari”, l’assalto al posto seduti sul treno per Ostia, la giunonica Ave Ninchi.
     Film più significativi sono: “Il marito” (Loy-Puccini, 1958), “Il padre di famiglia” (Loy, 1967) dove un architetto in crisi coniugale va ad Ostia con la fidanzata, “Ostia” (Sergio Citti, 1970), “Casotto” (Citti, 1977) ambientato in una cabina di una spiaggia, in questi ultimi due si incontrano personaggi sgradevoli, plebei, grotteschi.
     In “Ecce bombo” Nanni Moretti (1978) ci presenta in gruppo di giovani che passa la notte sulla spiaggia per veder sorgere il sole quando poi si accorgono che il sole sorge dalla terra ferma e non dal mare. In “Caro diario” (1993) il primo episodio, quello del giro in vespa, si conclude proprio all’idroscalo di Ostia davanti ad uno striminzito monumento a Pasolini.   
   In conclusione possiamo dire che se Roma è un grande set, Ostia non è da meno. 

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