Tante sono le scuole di Roma che hanno una storia interessante da raccontare, tante hanno un disegno architettonico di pregio e con gli amici di VediROMAinbici abbiamo fatto un itineriario tra alcune di queste scuole, quelle più significative, o singolari, abbiamo visto libri, quaderni, registi di un tempo passato.
Fra tante scuole di Roma di cui si potrebbe parlare ne voglio scegliere una che si trova in un quartiere periferico, a Spinaceto, ma che ha una forma architettonica davvero singolare, è il liceo classico Plauto.
E' stato progettato dall’arch.
De Feo[1], nel 1967, costruito nel 1968 – 70, esempio innovativo di edilizia
scolastica, modello per gli edifici successivi, è di ispirazione
costruttivista. E’ costituito da due blocchi parallelepipedi puri, quello
anteriore offre spazi aperti al quartiere (foyer a doppia altezza, auditorium,
palestra, biblioteca), quello posteriore contiene le aule. Passaggi
sopraelevati collegano i due corpi di fabbrica. L’auditorium è collegato al
teatro all’aperto. La facciata presenta tre colonne cilindriche bianche su
mattoni rossi. Sull’entrata la vistosa scritta: “Iustis praeceptis laetoque
studio boni cives erimus” = Saremo buoni cittadini studiando in letizia giusti
precetti. Una delle due biblioteca è stata trasformata in laboratorio
linguistico. Studenti e professori hanno dato vita ad una orchestra del Plauto
che si esibisce a fine anno come gli studenti del corso di dizione e poesia che
danno vita allo spettacolo “Le parole della poesia” con poesie degli allievi[2].
[1]
Vittorio De Feo (Napoli 1928 - Roma
2002) architetto, storico e critico. Tra i fondatori dell'Università di Tor
Vergata. Ha progettato una nuova ala della Camera dei Deputati, il municipio e
la piazza di Botticino (Brescia), l'ambasciata italiana a Berlino nel 1991, la
chiesa dei Santi Cirillo e Metodio ad Acilia (via Osteria di Dragona), la
cappella universitaria di Tor Vergata intitolata a San Tommaso d'Aquino del
1999.
[2]
Liceo Plauto. Tutte le notizie da
liceoplauto.it.
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