Eccoci sui pedali, in tutto relax,
verso la prima tappa: via Savoia.
Il 14 gennaio 1950 qui c'era un'altra palazzina dove si presentarono 200 ragazze
per un annuncio del Messaggero che offriva un posto da dattilografa.
Improvvisamente le scale cedettero, 77 rimasero sotto le macerie, 1 morì sul colpo.
Da tale episodio nacque il film "Roma ore 11" di Giuseppe De Santis
con Lucia Bosè, Delia Scala, Lea Padovani e Massimo Girotti.
Seconda tappa via Puccini (presso porta Pinciana), qui il 30 agosto 1970
il marchese Camillo Casati Stampa uccise la moglie Anna Fallarino e il suo amante
Massimo Minorenti. Nelle indagini che seguirono la polizia scoprì che il marchese
teneva un diario degli incontri amori della moglie con uomini da lui
rintracciati e pagati per stare con lei. La furia omicidia del marchese
scattò quando la moglie trovò un uomo che l'amava e quindi
voleva lasciarlo.
Qui siamo in zona via Veneto, in via Lazio, il 18 gennaio 1964, in uno studio,
venne ucciso il ricco industriale egiziano Farouk Chourbagi. Due giorni dopo
l'interpool arrestò ad Atene Claire e Yussef Bebawi. I due si accusarono a
vicenda dell'omicidio senza che gli inquirenti potessero individuare
chi diceva la verità e chi il falso. Dopo due anni di dibattimento e 30
ore di camera di consiglio i due accusati vennero assolti per insufficienza di prove.
Via Poma, nei pressi di piazza Mazzini, qui il 7 agosto 1990
venne trovata uccisa Simonetta Cesaroni con 29 colpi di tagliacarte,
nuda. Le indagini si rivolgono subito sul portiere Pietrino Vanacore
che aveva le chiavi dell'appartamento, ma viene prosciolto. Poi
si indaga su Federico Valle, ha il nonno che abita nella stessa scala in cui
è stata trovata Simonetta Cesaroni e anche del suo appartamento
il portiere ha le chiavi. Tre persone forniscono un alibi e viene prosciolto.
Dopo oltre 20 anni si indaga su Raniero Busco il fidanzato di
Simonetta all'epoca dei fatti. Grazie ai progressi della scienza,
tracce di Dna vengono trovati sul reggiseno della ragazza. Nel 2011
viene condannato a 24 anni di carcere ma, il sangue trovato
su una maniglia dell'appartamento non è suo e quindi in un secondo
giudizio viene assolto. Il delitto è tutt'ora insoluto.
Siamo su ponte Umberto, ci dirigiamo in via del Pellegrino,
presso Campo de' Fiori.
Eccoci in via del Pellegrino 65 davanti a una bella casa rinascimentale.
Qui venne ucciso Enrico De Pedis detto Renatino il 2 febbraio del 1990,
mentre transitava su motorino, gli venne sparato un solo colpo di spalle alla testa.
Era uno degli esponenti di spicco della famosa Banda della Magliana
che ha operato a Roma tra il 1976 e il 1992.
E' stata una bella giornata di sole, quasi estiva, fatta su un tema veramente particolare,
in genere le nostre visite guidate sono di carattere artistico e storico, oppure naturalistico.
Questo tema ha suscitato molto interesse.
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