Piazza del Popolo - quando si poteva parcheggiare al centro -
la foto è tratta dalla pagina facebook
Nostalgia di Roma mia che si ringrazia.
Sono
trenta anni dalla caduta del Muro di Berlino, un evento che ha cambiato il
mondo, ma come è cambiata Roma?
Al governo della città non c’era un sindaco,
ma un commissario straordinario, Andrea Barbato che sostituiva il sindaco
Pietro Giubilo, della DC, dimissionario per una vicenda giudiziaria dalla quale
verrà poi assolto. Nel dicembre diventerà sindaco Franco Carraro, del PSI, alto
dirigente del Coni. Non c’erano i municipi, ma le circoscrizioni, erano 20 e
non 15 come oggi. Fiumicino, con i suoi 80.000 abitanti, faceva parte del
comune di Roma (con la spiaggia di Fregene). La popolazione di Roma era in calo
per la prima volta dall’Unità d’Italia.
Piazza del Popolo, via del Corso, via dei
Fori Imperiali e il Colosseo erano aperti al traffico veicolare. La Ztl non c’era.
Piazza Vittorio aveva al centro il mercato, i mercati generali erano ancora
sulla via Ostiense, non c’era il mercato a Km 0 al Circo Massimo.
La metro B arrivava fino a Termini, non c’era
il tratto fino a Rebibbia (né tantomeno la B1 fino a Conca d’Oro e Jonio). Non
esisteva la metro C, che è recentissima.
C’era un solo centro commerciale, quello
di Cinecittà Due (aperto nel 1988), tra l’altro piccolo, rispetto ai
successivi.
C’erano tanti cinema aperti al pubblico.
Non esistevano le strade della movida al Pigneto, a Monti, a Testaccio o a
Trastevere. Non c’era il concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni
(arriverà nel 1990).
Francesco Totti, bandiera della Roma e
della città stessa, giocava nelle giovanili della Roma, la sua prima partita in
serie A sarà il 28 marzo del 1993.
Non c’erano le piste ciclabili, la prima
sarà costruita in occasione dei mondiali di calcio del 1990 da ponte Milvio a
Castel Giubileo, seguendo le anse del Tevere dal centro della città fino al
GRA.
Non c’era la statua di Marco Aurelio al
centro della piazza del Campidoglio, era in restauro; erano chiusi per restauro
da anni la Galleria Borghese, la Domus Aurea, palazzo Braschi. Il circolo
ufficiali occupava tutto il piano terreno del palazzo Barberini impedendo alla
Galleria Nazionale d’Arte Antica di esporre i suoi quadri. Il Giudizio
Universale di Michelangelo e tutta la Cappella Sistina erano in restauro, un
restauro che si avvaleva di modernissime tecnologie. Il Colosseo era affumicato
dai gas di scarico delle auto e aveva problemi di statica, per il suo restauro
bisognerà aspettare la donazione di Diego Della Valle, solo nel 2016 la fine
dei lavori.
Non c’erano l’Auditorium di Renzo Piano, né
la Festa del Cinema di Roma, come non c’erano il MAXXI di Zaha Hadid; la Nuvola
di Fuksas all’Eur; il Macro di Odile Decq; il ponte della Musica; la stazione
dell’Alta Velocita di Roma Tiburtina opera di Paolo Desideri, il
cavalcaferrovia Ostiense.
E voi come ricordate Roma nel 1989?
La foto in alto di piazza del Popolo
è tratta dalla pagina facebook Nostalgia di Roma mia che si ringrazia.
Alcune immagini di
questo blog sono attinte da internet e quindi considerate
di pubblico dominio.
Vi prego di avvertirmi in caso di un'involontaria violazione
del copyright, in modo
che io provveda subito all'eliminazione dell'immagine
usata per errore.
Nessun commento:
Posta un commento