mercoledì 20 luglio 2011

La Roma del futuro: la stazione Tiburtina dell'alta velocità, una piastra di acciaio e vetro sospesa sul fascio dei binari.

 In bici anche questa mattina per andare a scoprire un altro angolo di Roma,
quella che verrà. La pioggia di ieri sera non ha abbassato le temperature, si
pedala come le altre mattine. Arrivo sul ponte della Tiburtina da cui posso
vedere lo stato di avanzamento dei lavori. La costruzione dell'arch. Paolo
Desideri è imponente, vedo la "piastra" che scavalca i binari e le sue "bolle"
come le chiama il progettista, per i servizi, sembra che nuotano appese alla
volta. Vedo anche una nuova strada sulla destra che sostituirà la Tangenziale
Est tra via Tiburtina e via Nomentana. Mi giro alle spalle e vedo che sopra
i binari c'è un'altro ponte, già ultimato, è la variante alla Tangenziale
di cui parlavo prima.


   Mi sposto davanti all'ingresso della nuova stazione, lato quartiere di
piazza Bologna, vedo che la vecchia stazione Tiburtina non c'è più,
completamente demolita. Invece la nuova ha già la facciata completata, con
i vetri già montati, questi hanno serigrafie diverse perchè ogni tessera
deve filtrare il sole in modo diverso. Vedo anche che verso sinistra la
stazione si allunga lungo la circonvallazione Nomentana con due edifici
dal disegno completamente diverso.
   Intorno è tutto un cantiere, camion che entrano e escono, strade in
terra battuta, polvere. Eppure i giornali dicono che a ottobre ci sarà
l'inaugurazione.
   Riprendo la bici, percorro via di Portonaccio, anche qui è tutto un
cantiere, un grande deposito Atac, all'inizio della via, è stato
parzialmente demolito, all'interno c'è una strada appena finita, è la
variante che ho visto prima dal ponte Tiburtino. Vado ancora avanti,
il deposito Atac si sviluppa grandissimo sulla sinistra e sulla destra
della strada, si entra nel quartiere di Casal Bertone, trovo un elegante
albergo, recentissimo, sovrappasso l'autostrada per l'Aquila e trovo
un grande palazzo anteguerra, sulla facciata, alte su due colonne le
statue di due cervi senza corni.
   Quanti contrasti in così pochi metri!
   Passo davanti ad Auchan, proseguo, e scopro un palazzo per abitazioni
che è annunciato come "la prima casa sostenibile della Capitale".
E' chimato palazzo Redais, anche qui è un cantiere in piena attività.
Siamo al n. 78 di via di Casal Bertone, di fronte al mercato rionale
in costruzione e al Centro Commerciale Auchan. Si tratta di una costruzione
su 4 livelli, sul lato strada, e di 7 livelli, sul lato interno.
Completamente bianca, caratterizzata da griglie in ferro scorrevoli con la
duplice funzione di schermare il sole e di tutelare la privacy.
Altra caratteristica i balconi sporgenti e con il corrimano avvolgente.

Indubbiamente una bella costruzione, posizionata benissimo nel contesto
della città, peccato però che i lati lunghi siano all'interno
stretti tra costruzioni di carattere industriale. Ma quanto costano gli
appartamenti? Chiederà qualcuno! Un monolocale da 53 - 57 mq. è in
vendita a partire da 299.000 €.
Piero Tucci  - 20.07.11

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