martedì 10 gennaio 2012

Itinerario 1: da Montesacro fino al centro di Roma (piazza del Popolo o piazza di Spagna).

ITINERARIO n. 1: da Montesacro fino al centro di Roma (Piazza del Popolo o Piazza di Spagna)
Un itineraio che interessa una buona fetta della città, a partire dal suo quadrante nord-orientale e che attraversa o lambisce, successivamente, i quartieri Trieste, Parioli e Pinciano, fino ad entrare nel I Municipio e poi diritto nel centro storico della città.
La lunghezza totale del percorso è di circa 8/9 km anche in relazione alle varianti proposte.
Il punto di partenza più naturale possiamo considerarlo Piazza Sempione; siamo nel quartiere di Montesacro. Poco distante da Piazza Sempione (in Via Valsolda) ha inizio infatti il primo tratto di ciclabile che utilizzeremo per il nostro Itinerario. Nostro obiettivo è quello di raggiungere, non con il percorso più rapido, ma con il percorso più sicuro, il cuore del centro storico di Roma (Piazza del Popolo o Piazza di Spagna).
 A pochi metri da Piazza Sempione (In Via Valsolda, incrocio con Via Nomentana) ha infatti inizio una ciclabile sicuramente idonea per i nostri scopi; la si percorrerà tutta, per circa 3 km; si passerà di fianco alla Stazione Nomentana (elemento che rende questo itinerario attraente anche per tutti coloro che possono transitare per tale  Stazione, venendo magari da fuori Roma), costeggiando il fiume Aniene in più punti. Si arriverà fono alla fine di questo prima tratto di ciclabile, là dove si interrompe aprendosi ad un’area di sosta: siamo all’incrocio con Via Salaria, proprio in corrispondenza del ponte con cui la Salaria supera il fiume Aniene (Ponte Salario); abbiamo sulla destra il fiume, dal lato opposto il complesso residenziale Prato della Signora.
Usciamo dalla ciclabile, risalendo sul ponte. Avremo a disposizione (alla nostra sinistra) un piccolo raccordo ciclabile che girando dietro agli impianti  sportivi del Prato della Signora, ci porterà in modo abbastanza naturale ed intuitivo al semaforo in cui Via Somalia incrocia Via Salaria.
A piedi, utilizzando l’apposito semaforo, attraverseremo Via Salaria, portandoci sul marciapiede opposto. Raggiunto il marciapiede opposto e percorsi sulla destra pochi metri, dovremo prendere una decisione; abbiamo infatti a disposizione due percorsi per raggiungere un’area che riprenderemo poi sul nostro cammino: il quartiere Parioli.
Infatti a pochi metri dal semaforo con il quale abbiamo attraversato la Salaria, dovremo scegliere se seguire una piccola strada in discesa che si trasforma subito in una breve scalinata oppure proseguire diritto, sulla ciclabile pianeggiante (punto 1).
Seguiamo inizialmente la piccola strada/scalinata che ci consentirà, (biciclette alla mano), di scendere in Via di Ponte Salario e da qui, passando davanti all’ingresso del Circolo Tennis Parioli, di raggiungere, in 100 metri, l’ingresso di Villa Ada, quello in corrispondenza del  laghetto della Villa.
Entriamo dentro Villa Ada (piccolo parco giochi per bambini sulla vostra destra). Prima di tutto qualche considerazione sul contesto ambientale in cui ci muoveremo. Le strade sono tutte su sterrato, la pendenza da superare è lieve (tranne un piccolissimo tratto, leggermente più impegnativo), il percorso è quasi tutto all’interno di un bosco molto bello e a tratti profondo. Ideale quando fa caldo, meno praticabile quando è piovuto in modo consistente, poiché in almeno due tratti si può trovare ristagno di acqua piovana che può rendere poco pratico il passaggio. Altro elemento da considerare è l’orario in cui ci troveremo a percorrerlo. Non è illuminato, quindi lo sconsigliamo a partire dal calare della luce; mentre è normalmente frequentato di giorno da tanti ciclisti o jogger, si spopola o quasi al calar delle tenebre. Il percorso all’interno di Villa Ada è sicuramente da preferire nella bella stagione; in certe giornate di primavera o in estate, il passaggio dentro Villa Ada può regalare emozioni particolari.
Accediamo a Villa Ada da quello che è considerato da tutti l’ingresso del “laghetto”. Si segua lo sterrato subito a destra; si costeggerà cosi il laghetto (alla propria sinistra) per circa 200m e poi ci si addentrerà nel bosco, continuando a seguire lo sterrato. Da questo momento in poi dovremo seguire il percorso all’interno del bosco che sarà più o meno incombente sul nostro sentiero. Ci presenterà un paio di possibili alternative. Quando sarete in presenza di queste alternative, mantenetevi sempre sulla vostra “destra”. Dovrete percorrere, all’interno del parco, circa 800 metri fino che, in corrispondenza di uno slargo, dovrete abbandonare la vostra risalita girando tutto a destra, in corrispondenza di un piccolo ponticello di legno che vi consentirà di uscire fuori da Villa Ada (fare attenzione; nessun segnale presente in loco, se non la prospettiva, evidente, di uscita dal bosco).
Risalito il ponticello vi troverete all’interno di una bella area a verde, aperta e non boscosa (il Parco Rabin); siamo proprio a ridosso di Via Panama. Cento metri di sentieri con ghiaia vi consentiranno di approdare al marciapiede di Via Panama in corrispondenza di un bar/chiosco, naturale punto di ristoro, anche per la presenza, nelle sue immediate vicinanze, di una bella fontanella di acqua naturale. Raggiunto il marciapiede di Via Panama, dovrete percorrerlo girando a destra, nella direzione verso Piazza Ungheria. In corrispondenza della richiamata fontanella inizia infatti una ciclabile di raccordo che ci porterà prima a Piazza Ungheria e poi, seguendo Viale Rossini, ci porterà fino al cancello di ingresso di Villa Borghese (riconoscibile anche per la presenza di un cartello che richiama la presenza del Giardino Zoologico).
Fermiamoci un attimo ed andiamo a recuperare quei ciclisti che subito dopo aver attraversato Via Salaria, invece che scendere le scalette, che ci hanno consentito di entrare all’interno di Villa Ada (punto 1), hanno seguito la ciclabile della Moschea.
Ciclabile classica, anche in discreto stato di manutenzione; vi troverete a camminare per un tratto (sempre in area dedicata) a ridosso della strada di scorrimento veloce che porta verso il Foro Italico e verso l’Olimpico (detta per l’appunto “Olimpica”). In corrispondenza poi di uno slargo (di fronte ad un deposito di materiali edili e di un vivaio) la ciclabile continua sulla vostra sinistra. Lascerete alle spalle l’Olimpica, risalirete verso la Moschea, le passerete di fronte (anche se sul marciapiede opposto) e proseguirete seguendo la ciclabile che piega a destra e poi continua per altri 500 metri fino ad interrompersi in Viale Parioli, in corrispondenza del civico 204 (Gruppo Secondo della Polizia di Roma Capitale).
A questo punto attraversate Viale Parioli in corrispondenza del semaforo e portatevi sul marciapiede opposto. Dovete ora risalire tutto Viale Parioli fino a Piazza Ungheria (800m circa in leggera salita). All’inizio (i primi 200/300 metri potrete stare sul marciapiede (sufficientemente largo), poi dovrete passare su strada. La strada è sufficientemente ampia ma la presenza di numerosi mezzi in sosta in seconda fila (più o meno in tutte le ore della giornata), rende la risalita di Viale Parioli alquanto critica (ma non c’è alternativa).
Arrivati a Piazza Ungheria, prenderete, a destra, la ciclabile che, imboccato Viale Rossini, vi conduce in 250m all’ingesso di Villa Borghese (grande cancello per ingresso pedonale e insegna di ingresso al Giardino Zoologico). Entriamo dentro Villa Borghese.
A questo punto le nostre due varianti di percorso si sono riunite.
Siamo ora all’interno della splendida Villa Borghese; si scenderà per Viale del Giardino Zoologico che vi porterà all’ingresso vero e proprio del Bioparco (circa 150m); nella piazza dove si apre l’ingresso al Bioparco, potrete piegare a destra o a sinistra. Il nostro itinerario prosegue sulla sinistra (per Via dell’Uccelliera); percorretela, passando di fronte ad un sito di affitto bici e rishò, per circa 100m, andando nella direzione della Galleria Borghese.
Dopo circa 100 m, prendere la prima deviazione a destra; siete (lo leggerete subito dopo) in Viale delle due Piramidi. Seguite Via delle due Piramidi (piegando a destra), fino all’incrocio con Viale dei Cavalli Marini. A questo punto prendete, di fronte a voi, Viale Canonica (avrete poco dopo alla vostra sinistra la coreografica Piazza di Siena), fino a Piazzale delle Canestre. Attraversatelo e di fronte a voi prendete lo splendido Viale delle Magnolie (così detto perché delimitato (e quindi riconoscibile) da splendidi esemplari di magnolie). Percorretelo tutto fino a che prenderà il nome di Viale dell’Obelisco e arriverete ad uno slargo dove avrete sulla destra la terrazza del Pincio e sulla sinistra, sopra di voi,  l’elegante Casina Valadier.
Scendete ancora per 50m (Via A.Mickievicz),  fino ad arrivare in corrispondenza del monumento ai fratelli Cairoli (punto 2). Girate tutto sulla vostra destra per Viale G. D’Annunzio, che vi condurrà, con una rapida planata, fino alla maestosa ed immensa Piazza del Popolo.
Se il vostro punto di approccio al centro storico dovesse essere invece Piazza di Spagna si suggerisce la seguente variante. Torniamo al punto 2 (di fronte al monumento ai fratelli Cairoli); si giri a sinistra, per Viale Trinità dei Monti; si tratta di una via a senso unico, contrario alla direzione che vi chiediamo di percorrere, quindi non regolarmente percorribile, ma dotata di un marciapiede laterale destro abbastanza grande (anche se sconnesso in alcuni punti). E’ sufficientemente breve (circa 200m) per consentirvi di arrivare rapidamente fino all’inizio (sulla destra) della Via di San Sebastianello, che imboccherete. Via di San Sebastianello è una portentosa discesa che con circa 200m vi consegnerà alle grazie scenografiche di Piazza di Spagna. Il nostro Itinerario si chiude qui.

3 commenti:

  1. Bello questo post, molto utile soprattutto per chi ha paura di farsi male cadendo quando va in biciletta!peccato che la lettura risulti difficile vista la formattazione della pagina, forse se fosse un po' più breve sarebbe più facile da leggere?buon lavoro!!

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  2. Complimenti per questo itinerario di pedalata in sicurezza. Se posso dare un consiglio per i prossimi itinerari fate dei testi più brevi, in internet si legge veloce... tutto avviene attraverso informazioni o comunicazioni rapide.

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  3. Come autore d questo primo Itinerario voglio informare che ho cercato di descrivere tutte le informazioni di dettaglio che consentano ad una persona, che non conosca affatto le aree attraversate, di non perdersi. Avendo ripercorso l'itinerario con la bicicletta seguendo quanto scritto, vi posso confermare che tutte le informazioni fornite (anche quando sembrano eccessive) sono utili e funzionali a chi percorra l'itinerario per la prima volta. Personalmente quindi manterrei questo approccio anche per il prossimo Itinerario che ho in animo di descrivere, lasciando comunque a ciascuno di voi la possibilità di ricavarne facilmente (con un copia e incolla) la sintesi desiderata.
    (guido)

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