martedì 24 gennaio 2012

Itinerario n.3: da Montesacro fino a Piazza Risorgimento (nelle vicinanze del punto di arrivo anche San Pietro, Borgo Pio e via Cola di Rienzo).

Un itinerario che partendo dal quadrante nord-orientale della città, attraversa o lambisce, successivamente, i quartieri Trieste, Parioli, Pinciano fino ad entrare e concludersi  in Prati. Lo stesso itinerario può essere utilizzato anche per raggiungere altre aree di Roma, quali San Pietro, Borgo Pio e Via Cola di Rienzo.
La lunghezza totale del percorso è di circa 9 km.
Il punto di partenza più naturale possiamo considerarlo Piazza Sempione; siamo nel quartiere di Montesacro. Poco distante da Piazza Sempione (in Via Valsolda) ha inizio infatti il primo tratto di ciclabile che utilizzeremo per il nostro Itinerario. Nostro obiettivo è quello di raggiungere, non con il percorso più rapido, ma con il percorso più sicuro, Piazza Risorgimento, da cui sarà facile accedere, per vie ordinarie, a Piazza San Pietro, al limitrofo Borgo Pio, nonché all’area dello shopping incentrata su Via Cola di Rienzo.
 A pochi metri da Piazza Sempione (In Via Valsolda, incrocio con Via Nomentana) ha infatti inizio una ciclabile sicuramente idonea per i nostri scopi; la si percorrerà tutta, per circa 3 km; si passerà di fianco alla Stazione Nomentana (elemento che rende questo itinerario attraente anche per tutti coloro che possono transitare per tale  Stazione, venendo magari da fuori Roma), costeggiando il fiume Aniene in più punti. Si arriverà fino alla fine di questo prima tratto di ciclabile, là dove si interrompe aprendosi ad un’area di sosta: siamo all’incrocio con Via Salaria, proprio in corrispondenza del ponte con cui la Salaria supera il fiume Aniene (Ponte Salario); abbiamo sulla destra il fiume, dal lato opposto il complesso residenziale Prato della Signora.
Usciamo dalla ciclabile, risalendo sul ponte. Avremo a disposizione (alla nostra sinistra) un piccolo raccordo ciclabile che girando dietro agli impianti  sportivi del Complesso Residenziale del Prato della Signora, ci porterà in modo abbastanza naturale ed intuitivo al semaforo in cui Via Somalia incrocia Via Salaria.
A piedi, utilizzando l’apposito semaforo, attraverseremo Via Salaria, portandoci sul marciapiede opposto. Raggiunto il marciapiede opposto e percorsi sulla destra pochi metri, dovremo prendere una decisione; abbiamo infatti a disposizione due percorsi per raggiungere un’area che riprenderemo poi sul nostro cammino: il quartiere Parioli.
Infatti a pochi metri dal semaforo con il quale abbiamo attraversato la Salaria, dovremo scegliere se seguire una piccola strada in discesa che si trasforma subito in una breve scalinata oppure proseguire diritto, sulla ciclabile pianeggiante (punto 1).
Seguiamo inizialmente la piccola strada/scalinata che ci consentirà, (biciclette alla mano), di scendere in Via di Ponte Salario e da qui, passando davanti all’ingresso del Circolo Tennis Parioli, di raggiungere, in 100 metri, l’ingresso di Villa Ada, quello in corrispondenza del  laghetto della Villa.
Entriamo dentro Villa Ada (piccolo parco giochi per bambini sulla vostra destra). Prima di tutto qualche considerazione sul contesto ambientale in cui ci muoveremo. Le strade sono tutte su sterrato, la pendenza da superare è lieve (tranne un piccolissimo tratto, leggermente più impegnativo), il percorso è quasi tutto all’interno di un bosco molto bello e a tratti profondo. Ideale quando fa caldo, meno praticabile quando è piovuto in modo consistente, poiché in almeno due tratti si può trovare ristagno di acqua piovana che può rendere poco pratico il passaggio. Altro elemento da considerare è l’orario in cui ci troveremo a percorrerlo. Non è illuminato, quindi lo sconsigliamo a partire dal calare della luce; mentre è normalmente frequentato di giorno da tanti ciclisti o jogger, si spopola o quasi al calar delle tenebre. Il percorso all’interno di Villa Ada è sicuramente da preferire nella bella stagione; in certe giornate di primavera o in estate, il passaggio dentro Villa Ada può regalare emozioni particolari.
Accediamo a Villa Ada da quello che è considerato da tutti l’ingresso del “laghetto”. Si segua lo sterrato subito a destra; si costeggerà cosi il laghetto (alla propria sinistra) per circa 200m e poi ci si addentrerà nel bosco, continuando a seguire lo sterrato. Da questo momento in poi dovremo seguire il percorso all’interno del bosco che sarà più o meno incombente sul nostro sentiero. Ci presenterà un paio di possibili alternative. Quando sarete in presenza di queste alternative, mantenetevi sempre sulla vostra “destra”. Dovrete percorrere, all’interno del parco, circa 800 metri fino che, in corrispondenza di uno slargo, dovrete abbandonare la vostra risalita girando tutto a destra, in corrispondenza di un piccolo ponticello di legno che vi consentirà di uscire fuori da Villa Ada (fare attenzione; nessun segnale presente in loco, se non la prospettiva, evidente, di uscita dal bosco).
Risalito il ponticello vi troverete all’interno di una bella area a verde, aperta e non boscosa (il Parco Rabin); siamo proprio a ridosso di Via Panama. Cento metri di sentieri con ghiaia vi consentiranno di approdare al marciapiede di Via Panama in corrispondenza di un bar/chiosco, naturale punto di ristoro, anche per la presenza, nelle sue immediate vicinanze, di una bella fontanella di acqua naturale. Raggiunto il marciapiede di Via Panama, dovrete percorrerlo girando a destra, nella direzione verso Piazza Ungheria. In corrispondenza della richiamata fontanella inizia infatti una ciclabile di raccordo che ci porterà prima a Piazza Ungheria e poi, seguendo Viale Rossini, ci porterà fino al cancello di ingresso di Villa Borghese (riconoscibile anche per la presenza di un cartello che richiama la presenza del Giardino Zoologico).
Fermiamoci un attimo ed andiamo a recuperare quei ciclisti che subito dopo aver attraversato Via Salaria, invece che scendere le scalette, che ci hanno consentito di entrare all’interno di Villa Ada (punto 1), hanno seguito la ciclabile della Moschea.
Ciclabile classica, anche in discreto stato di manutenzione; vi troverete a camminare per un tratto (sempre in area dedicata) a ridosso della strada di scorrimento veloce che porta verso il Foro Italico e verso l’Olimpico (detta per l’appunto “Olimpica”). In corrispondenza poi di uno slargo (di fronte ad un deposito di materiali edili e di un vivaio) la ciclabile continua sulla vostra sinistra. Lascerete alle spalle l’Olimpica, risalirete verso la Moschea, le passerete di fronte (anche se sul marciapiede opposto) e proseguirete seguendo la ciclabile che piega a destra e poi continua per altri 500 metri fino ad interrompersi in Viale Parioli, in corrispondenza del civico 204 (Gruppo Secondo della Polizia di Roma Capitale).
A questo punto attraversate Viale Parioli in corrispondenza del semaforo e portatevi sul marciapiede opposto. Dovete ora risalire tutto Viale Parioli fino a Piazza Ungheria (800m circa in leggera salita). All’inizio (i primi 200/300 metri potrete stare sul marciapiede (sufficientemente largo), poi dovrete passare su strada. La strada è sufficientemente ampia ma la presenza di numerosi mezzi in sosta in seconda fila (più o meno in tutte le ore della giornata, tranne la domenica), rende la risalita di Viale Parioli alquanto critica (ma non c’è alternativa).
Arrivati a Piazza Ungheria, prenderete, a destra, la ciclabile che, imboccato Viale Rossini, vi conduce in 250m all’ingesso di Villa Borghese (grande cancello per ingresso pedonale e insegna di ingresso al Giardino Zoologico). Entriamo dentro Villa Borghese.
A questo punto le nostre due varianti di percorso si sono riunite.
Siamo ora all’interno della splendida Villa Borghese; si scenderà per Viale del Giardino Zoologico che vi porterà all’ingresso vero e proprio del Bioparco (circa 150m); nella piazza dove si apre l’ingresso al Bioparco, potrete piegare a destra o a sinistra.
Il nostro itinerario prosegue piegando a destra, in discesa lungo la strada che, costeggiando una sezione del Bioparco, vi porterà fino all’ingresso “carrabile” di Villa Borghese. Uscite dalla Villa (avrete di fronte, sulla vostra destra la sagoma imponente della Galleria Nazionale di Arte Moderna). Sul marciapiede di sinistra ha inizio un tratto di ciclabile che, seguendo tutto Viale delle Belle Arti vi porterà, in leggera discesa e dopo aver attraversato Via Flaminia, fin proprio a Piazzale delle Belle Arti. Di fronte a voi troverete Ponte Risorgimento; rispettando la segnaletica e i semafori presenti dovrete attraversarlo portandovi sul marciapiede destro del ponte.
Alla fine del ponte, piegate totalmente sulla vostra destra; ha inizio qui un tratto di ciclabile che segue il Lungotevere G. Oberdan. La percorrerete per circa 800 metri fino ad arrivare a Piazzale Maresciallo Giardino.
A questo punto, dove la ciclabile si interrompe, piegate tutto sulla vostra sinistra, su un nuovo tratto di ciclabile che segue Viale Angelico. La ciclabile in questione è su area dedicata ma soffre di numerose interruzioni, in corrispondenza delle altrettante strade intersecate; prestare quindi la massima attenzione alla segnaletica semaforica. Si sviluppa per oltre 1 km, fino all’intersezione con Viale delle Milizie. Qui lascerete la ciclabile (che prosegue, risalendo proprio per Viale delle Milizie) e proseguirete diritti (utilizzando dove è possibile gli ampi marciapiedi), per Via Barletta prima e Via Ottaviano poi, che vi porteranno, in meno di 400m a Piazza Risorgimento (la meta finale del nostro Itinerario).

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