giovedì 26 marzo 2020

Luoghi del cuore5: San Giovanni a Porta Latina


   In questi giorni in cui non possiamo uscire di casa, andiamo con la mente e con l'aiuto di alcune foto, ad alcuni luoghi di Roma che sono magici, fuori dal tempo. Uno di questi è la chiesa di San giovanni a porta Latina. E' un'isola, non sembra di stare a Roma, sembra una chiesa di campagna, con tutto il verde intorno, con in più il fascino della storia, del tempo che passa, del medioevo che vive ancora.
Peccato che il grande cedro davanti alla chiesa non c'è più da qualche anno, speriamo che sia presto piantato un altro, perché dava un tocco in più al luogo. 
     Preceduta da un pittoresco e raccolto sagrato, ombreggiato da un grande cedro e con un pozzo medioevale fra due colonne, sorge la chiesa del  V secolo, rifatta nel 722 e più volte restaurata. Sulla fronte un portico a cinque arcate su antiche colonne marmoree e di granito, con capitelli ionici, in alto si aprono tre finestre centinate con transenne di restauro. Incluso nel portico, a sinistra,  si alza lo slanciato campanile romanico a sei piani con trifore. Sotto il portico lapidi e frammenti romani, lastre palocristiane di recinto presbiteriale e resti di affreschi medioevali. Interno basilicale a tre navate divise da colonne antiche di marmi diversi, con capitelli ionici, soffitto a capriate a vista. La navata mediana è decorata da un’importante ciclo di affreschi del XII secolo rappresentanti in circa 50 raffigurazioni, “Scene dell’Antico e del Nuovo Testamento”. Altri affreschi decorano l’abside con gli “Evangelisti” (sulla fronte) e, in duplice teoria, i “24 seniores dell’Apocalisse[1]”. Il pavimento dell’abside è in opus sectile anteriore al XII secolo.
     Vicinissima, presso porta Latina, si trova la "Piletta" (come è chiamata dai romani) da pochi giorni restaurata. Si tratta dell'Oratorio di San Giovanni in Oleo, sorto ai primi del Cinquecento sul luogo dove - secondo la tradizione - san Giovanni Evangelista venne immerso in una vasca d'olio bollente, ma da esso ne uscì illeso. Venne quindi esiliato a Patmos[2] dove poi scrisse l'Apocalisse e dove morì.



[1] Apocalisse di Giovanni. E' l'ultimo libro del Nuovo Testamento e la sola apocalisse accettata nel canone della Bibbia. E' uno dei libri più controversi e difficili da interpretare di tutta la Bibbia. Si compone di 404 versetti.
[2] Patmos isola greca del mar Egeo nel Dodecanneso. E' conservato il luogo leggendario dove visse San Giovanni, la grotta. E' oggi tra le mete turistiche più frequentate.

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