Nella foto di ieri la statua della Vittoria dei Simmaci.
Può essere considerata una
creazione originale del tardo ellenismo come mostra l’accentuato colorismo
delle superfici e la resa del chitone sottilissimo quasi trasparente sul quale
si sovrappongono le pieghe voluminose del mantello che sembrano gonfiate dal
vento. Un forte effetto chiaroscurale era conferito dall’uso di due marmi per
le varie parti della figura, bigio antico per le vesti e marmo bianco per la
testa e le parti nude del corpo. Rodolfo
Lanciani vi riconobbe la Vittoria dei Simmaci, facendo riferimento alla
letteratura, in particolare alla disputa svoltasi in Senato tra Aurelio Aviano
Simmaco e Sant’Ambrogio a proposito della statua della Curia. D’altronde
proprio in quella zona del Celio andrebbe situata la casa dei Simmaci sulla
base del ritrovamento nel XVI secolo di due basi di statue dedicate a
personaggi appartenenti a questa famiglia.
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