domenica 21 ottobre 2012

In 47 alla scoperta delle finestre di Roma.

   Oggi, con gli amici di Vediromainbici, abbiamo fatto una bella passeggiata per Roma alla scoperta delle finestre di Roma. Si è trattata di una passeggiata attraverso otto secoli di storia dell'arte romana e italiana. E' stata presa ad esempio una finestra per ogni stile artistico che si è succeduto nel tempo, partendo dal 1200 fino a giungere ai primi del Novecento.
Eccoci alla partenza dal Colosseo,
oggi via dei Fori Imperiali e viale delle Terme di Caracalla
sono invase da sportivi di tante diverse discipline,
la giornata è bellissima, una vera ottobrata romana!!!

Ecco le case de Mattei a Trastevere.

   Dal Colosseo abbiamo raggiunto Trastevere, piazza in Piscinula, dove abbiamo potuto vedere la Casa de' Mattei, si tratta di una costruzione del Duecento con finestre crociate del Quattrocento e bifore del Trecento. Un restauro molto fantasioso degli anni Trenta del Novecento ha ridato un nuovo volto all'edificio anche se non ha rispettato la verità storica documentale. Sulla piazza abbiamo visitato la chiesetta di San Benedetto in Piscinula che ha due primati: il campanile più basso di Roma e la campana più antica di Roma, risale al 1069.
Ecco l'Almo Collegio Capranica,
la foto mette in evidenza una bifora trecentesca e 
una finestra crociata del Quattrocento.

   Ci siamo quindi spostati all'Almo Collegio Capranica nella piazza omonima che si trova presso Montecitorio. Si tratta di un palazzo costruito dal card. Domenico Capranica negli anni 1430-1450 per i giovani avviati alla carriera ecclesiastica. I due portali sono del 1451. Ecco qui un esempio di finestra crociata quattrocentesca e di finestra bifora trecentesca.
La Piccola Farnesina.

   Un breve spostamento ed eccoci in corso Vittorio dove si trova la Piccola Farnesina, davanti a palazzo Braschi. Ecco un esempio di finestre del Cinquecento, il palazzo è opera di Antonio da Sangallo il Giovane (autore anche di palazzo Farnese, dei bastioni tra porta San Paolo e porta Ardeatina), oggi è sede di un piccolo ma splendido museo: il Barracco.
Un particolare  per mettere in risalto
una finestra dei Burrò.

   Ancora il cuore della "Vecchia Roma", in bici tra strade, vicoli e piazzette fino a giungere a piazza di Sant'Ignazio dove si trovano i Burrò, opera di Filippo Raguzzini del 1727, le finestre di tale palazzo le prendiamo ad esempio del secolo Diciottesimo, stile rococò. Il nome del palazzo è dovuto alla presenza degli uffici francesi durante l'occupazione militare di Roma nell'epoca napoleonica.
Una delle due finestre del palazzo dei Mostri
o Casa Zuccari.

   Una bella salita impegnativa, via del Tritone, quindi via Crispi fino a raggiungere via Gregoriana, finalmente riprendiamo fiato davanti alla Casa dei Mostri opera di Federico Zuccari della fine del Cinquecento. Scegliamo questa casa per indicare una finestra barocca, mentre Roma è piena di questi esempi, perchè qui si percepisce una caratteristica tipica del barocco: la voglia di stupire.

Due immagini del villino Cagiati
che non rendono giustizia della bellezza del posto,
siamo in Prati.
Tutte le foto di questo post sono di Piero Tucci.

   Una bella pedalata in discesa, via della Trinità de Monti, viale D'Annunzio, passiamo per piazza del Popolo, attraversiamo il Tevere e giungiamo in piazza della Libertà dove osserviamo il villino Cagiati, ultima tappa della passeggiata in bici di oggi, pregevole esempio di architettura liberty (primi Novecento)opera di Garibaldi Burba, con ceramiche sul muro di cinta di Galileo Chini.
   Una stupenda passeggiata, un gruppo numeroso anche per la strepitosa bellissima giornata: da spiaggia! Ci ha fatto molto piacere rivedere, tra gli amici ciclisti, Piergiorgio senza la moglie Donatella, a casa con il gesso per un banale incidente. Le auguriamo tutti una rapida guarigione!

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