sabato 20 ottobre 2012

Fiorenzo Magni ci ha lasciati: è stato il terzo uomo del ciclismo italiano.


Immagine tratta da: museodelghisallo.it

   Negli anni del dopoguerra, tra due grandi campioni come
Fausto Coppi e Gino Bartali lui era il "Terzo uomo del
ciclismo italiano". Con lui va via un pezzo di storia
del ciclismo, un pezzo della memoria collettiva. Io
l'ho conosciuto tramite i racconti di mio padre ed un
po' è come se andasse via un pezzo anche della mia storia
personale. Inutile dire che era il volto pulito di questo
sport perchè è scontato. Inutile dire che era uno dei
grandi non solo del ciclismo ma dello sport italiano.
Avrebbe compiuto 92 anni il prossimo 7 dicembre ma lui
ci ha lasciati all'improvviso la mattina di ieri 19
gennaio.
   Era nato a Vaiano di Prato nel 1920, passista, velocista,
discesista, era detto il "Leone delle Fiandre" non solo per aver vinto
tre volte consecutive il Giro delle Fiandre ma per il temperamento,
l'aggressività costante, il coraggio nell'affrontare le discese,
l'insanziabile desiderio di rovesciare una situazione difficile.
Vinse tre Giri d'Italia nel 48, 51 e 55, vinse tre campionati
italiani nel 51, 53, 54, tre Giri delle Fiandre nel 49, 50, 51,
tre Giri del Piemonte nel 42, 53, 56, tre volte il Trofeo Baracchi
nel 49, 50 e 51.
   Era in maglia gialla al Tour del 1950 quando la nazionale italiana
si ritirò per l'ostilità dei tifosi francesi. Ha vinto 7 tappe al
Tour e 6 al Giro. E' stato primatista mondiale nei 50 Km su pista.
E' rimasta nel ricordo degli appassionati del ciclismo il Giro
del 56 terminato con la clavicola incrinata, tenendo con i denti
una garza legata al manubrio, quell'anno fu secondo dopo Gaul.
Ai mondiali del 1952 il salto del dado regisella a pochi metri
dal traguardo gli impedì di disputare la volata come avrebbe
potuto e voluto. Quel mondiale si disputava in Lussemburgo, vinse
Mulles. Ha sempre corso con le bici della Wilier Triestina.
   Nel 1954 ha creato e si è battuto per  le sponsorizzazioni
nel ciclismo. E' stato ct della nazionale, presidente dell'associazione
corridori e Lega professionisti
   Era presidente del museo del ciclismo al Ghisallo.
Il museo del Ghisallo, in Lombardia,
immagine tratta da: museodelghisallo.it


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