mercoledì 26 novembre 2014

Nel nome dei pedali, quando la bici ispira la poesia.

   Può una bicicletta ispirare poesia? Certamente andare in bicicletta con una persona cara, ispira pensieri positivi, quindi siamo ad un passo dalla poesia. Di sicuro andare in bici in un luogo in cui la natura è tutelata è bellissimo e può ispirare poesia, penso alla via Appia Antica, uno dei luoghi più belli del mondo dove archeologia, natura, storia si incontrano. Di certo la storia del ciclismo professionistico è stata ben illustrata da grandi giornalisti, scrittori di ciclismo che hanno contribuito alla diffusione di questo bellissimo sport. Quindi anche qui siamo vicini alla poesia.
Monumento al ciclismo davanti alla sede del CIO a Losanna.

   Ma l'aspetto più bello è che andare in bicicletta ci permette di rilassarci, dico mentalmente, e quindi si pensa, in genere i pensieri sono positivi. Così accade a me e a tanti altri. Ed ecco così arriviamo a Ennio Bongiovanni, giornalista e poeta che con il suo ultimo libro "Nel nome dei pedali" fa della bicicletta un punto di osservazione unica per guardare il mondo, i luoghi, gli affetti. Non è la prima volta che Bongiovanni parte dallo sport per arrivare alla poesia, lo aveva già fatto con "E poi sparo - 100 poesie" dedicate all'atletica, altra sua grande passione.
   Un bel libro, un altro punto di vista della bicicletta.

Nessun commento:

Posta un commento