sabato 29 novembre 2014

Vivi i musei del comune di Roma!

   Sono bellissimi, dei musei molto grandi e importanti, pochi li conoscono, eppure i musei del comune di Roma meritano di essere visti. Adesso c'è una occasione in più! Il prossimo fine settimana: sabato 6 dicembre, domenica 7 e lunedì 8 presentano tante iniziative che ci invogliano a visitare alcuni di questi musei o ritornare in essi. Anche lunedì 8, eccezionalmente sono aperti al pubblico, si è voluto così sfruttare il ponte dell'Immacolata per i turisti e i romani. Mi sembra una bella idea. Invece sabato 6 torna l'evento denominato "Musei in musica", con concerti, danza e spettacoli dalle ore 20 alle ore 2 in tanti luoghi magici. Domenica 7 i musei sono ad ingresso gratuito per tutti i residenti nel comune di Roma.
   Tra tanti luoghi affascinati da vedere ne suggerisco uno, la Centrale Montemartini e in essa suggerisco di soffermarsi su una opera in particolare, il gruppo scultoreo che decorava il timpano del tempio di Apollo Sosiano. Ne restano nove frammenti che rappresentano una scena di battaglia tra Greci e Amazzoni.
     Al centro della scena campeggia l’immagine di Atena ispirata allo schema della Parthenos fidiaca. Alla sinistra di Atena, vestita di peplo attico coperto sul petto dall’egida, è la figura di Eracle, caratterizzato da una possente resa anatomica della muscolatura, che sta movendo contro una amazzone, forse Ippolita, della quale è conservata soltanto una parte del torso coperto dal morbido panneggio di un peplo attico.  Una Nike sospesa in volo, a destra di Atena, ha appena posto sul capo di Teseo una corona, simbolo della vittoria. La figura di Nike è stata ricomposta parzialmente, la parte anteriore della splendida testa, sorprendentemente, conserva tracce della cromia originale. Teseo avanza verso destra, il braccio sinistro che forse teneva uno scudo è portato in avanti, l’eroe sembra pronto ad aggredire la sua immediata antagonista, da riconoscersi con qualche perplessità nell’amazzone a cavallo della quale resta unicamente la parte inferiore vestita di corazza anatomica e di un corto chitone. Una seconda amazzone a cavallo, alle spalle di Eracle, muove contro un guerriero greco caduto in ginocchio. Infine, a chiudere la composizione in prossimità dell’angolo sinistro del timpano, è la figura di un greco giacente a terra, colpito da una freccia, come lascia supporre il piccolo e nitido foro visibile sul petto.
Una foto del timpano del tempio di Apollo Sosiano,
all'interno della Centrale Montemartini,
scattata qualche anno fa in occasione di una mostra.


     Sulla base di considerazioni stilistiche, si è proposto di attribuire la creazione del complesso frontonale a una personalità artistica non esente da influssi di tradizione ionica e di datarne l’esecuzione tra il 450 e il 425 a.C. Allo stesso ambito cronologico, contrassegnato da un grande fermento sociale, culturale e artistico, sono assegnati i rilievi delle metope e di settori del fregio del Partenone – con i quali queste sculture mostrano strette analogie – ai quali lavorarono artisti e maestranze di tendenza eterogenee.


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