martedì 11 novembre 2014
Roma dopo la prima Guerra Mondiale: una città divisa.
La prima guerra mondiale fu un'esperienza di lutti e violenze molto forti che lasciò una traccia profonda nel popolo italiano e romano. Esaurita la disponibilità di case popolari, gli immigrati, i poveri, che affluivano dalle campagne e dal Sud d'Italia, costruirono baracche e borghetti lungo le
mura degli acquedotti, le strade consolari, ovunque era possibile appoggiarsi. A questi agglomerati guardavano con sospetto gli abitanti stabili di Roma, cioè la classe media e i governanti. Il mito dannunziano della vittoria mutilata non fece che esacerbare le divisioni finchè il fascismo non sfruttò abilmente le problematiche esistenti per riuscire ad imporre una dittatura che fu lunga e dolorosa per l'Italia e per Roma.
Un bel libro da leggere per chiunque vuole approfondire la storia recente dell'Italia e di Roma.
Majalahti e Osti Guerrazzi, Roma divisa 1919-1925, ed. Il Saggiatore, pagg. 301, € 19,50. La copertina del libro è tratta dal sito internet ibs.it che si ringrazia.
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