lunedì 15 dicembre 2014

L'ultimo Giro!

   Prima alla tv, poi al telefono. Prima visto, poi decifrato, prima immagini suoni, bagliori e scintilii, poi parole e concetti, ricordi e intuizioni. L'ultimo Giro d'Italia, quello del 2014, di Alfredo Martini. Vissuto a casa, abitato attraverso i corridori e non dentro il gruppo, respirato "a cucchiaiate" come solo lui poteva permettersi di fare. Martini conosceva il ciclismo come la sua vita, l'Italia come le sue tasche, il Giro come la sua anima, poi traduceva e interpretava. Il primo sguardo era per la gente, il termometro di una corsa cui si è tolto cui bisogna restituire. Poi si lasciava affascinare da situazioni e vicende, come pagine e capitoli di un grande romanzo popolare.
   L'ultimo giro è stato un lungo addio. Ai corridori, alla strada, alla natura, anche ai colori, ai profumi, ai suoni. Alfredo Martini (data di nascita 18 febbraio 1921) aveva assistito alla corsa rosa quando la maglia rosa (anno di nascita 1931) non esisteva ancora. Poi ne aveva corsi dodici, fra il 1946 e il 1957, arrivando cinque volte nei primi dieci, una volta nel 1950 addirittura terzo, vincendo una tappa e indossando la magli rosa, senza contare il giro d'Italia in guerra nel 1942. Poi sulla strada o in macchina, in tv o alla tv, nel gruppo o negli alberghi con i corridori o con i giornalisti, non se ne è mai staccato. Il giro era semplicemente la sua stessa vita perchè la sua vita era una ruota. Stavolta da Belfast a Trieste, tornando a Cassino e sullo Zoncolan, in quel gioco sportivo eletto a festa di piazza ma anche a rito religioso, Martini ritrovava Coppi e Bartali, Magni e Ballerini, i fratelli Pettersson, e poi i suoi campioni del mondo: Moser, Saronni, Fondriest, Argentin e due volte Bugno.
   L'idea de "L'ultimo giro" è nata da "Libri in Giro", un progetto di promozione della lettura della biblioteca della bicicletta Lucos Cozza realizzato in collaborazione con le biblioteche di Roma, le biblioteche dei comuni di tappa, repubblica.it, "Più libri, più liberi". L'idea è stata accompagnata dai siti internet Colnago e della Enervit e dal blog Pane e Gazzetta, si è arricchita con i disegni di Vico Calbrò, e adesso trava finalmente pace in questo librino grazie al sostegno d al contributo della Castelli. Conoscendolo, Alfredo Martini si sarebbe commosso.

   Questa è l'introduzione di Marco Pastonesi, che ringrazio, del bellissimo libro nel quale l'autore commenta le singole tappe dell'ultimo giro d'Italia con il grande Alfredo Martini, corridore negli anni di Coppi e Bartali e indimenticabile commissario sportivo della nazionale di ciclismo per tanti anni. A tutti consiglio la lettura di questo libro:
Alfredo Martini con Marco Pastonesi, L'ultimo Giro, ed. Traguardi e Biblioteca della Biciclette Lucos Cozza, illustrazioni di Vico Calabrò, pagg.47, € 9,90.

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