lunedì 8 dicembre 2014

Scoperta archeologica sensazionale a pochi passi da San Giovanni.

   Durante i lavori per la stazione della metro C scoperta la più grande vasca dell’antica Roma. Una azienda agricola di 14.000 mq, la più vicina al centro di Roma, irrigata da un bacino idrico di un quarto di ettaro, in grado di contenere 4 milioni di litri d’acqua. La scoperta è stata effettuata a 15 metri di profondità, il manufatto risale agli anni di Augusto e Tiberio. La vasca, in coccio pesto idraulico, supera le dimensioni del cantiere della metro, ha m 35 di larghezza e 70 di lunghezza, era alimentata dall’Acqua Crabra, un fosso che scorreva da Squarciarelli verso Roma. Sono stati messi in luce anche reperti paleobotanici. Trovati diversi attrezzi agricoli, come il forcone a tre punte e i resti di palizzate con rametti di salice intrecciati, inoltre tegole, tuboli, antefisse architettoniche che testimoniano che tutto apparteneva a un unico proprietario. I reperti si potranno vedere grazie ad un progetto di allestimento nella stazione stessa. La scoperta della vasca nel 2012. I reperti permettono di ricostruire la storia dell’area dal VII secolo a.C. al XX, isolando 21 fasi distinte. Tracce di una strada arcaica del VI secolo sul tracciato di via La Spezia. In via Sannio una officina marmoraria di età imperiale in cui i marmi pregiati venivano riutilizzati per pavimentazioni in opus sectile, cave di tufo tra via Monza e via La Spezia. Noccioli di pesca, cesti, suole di cuoio, due frecce di cui una con la punta in ferro, nelle costruzioni la sigla TL che fa pensare ad un unico proprietario.
Porta San Giovanni oggi, interessata dai lavori della metro C.

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