Le foto di ieri si riferivano a villa Sciarra che si trova tra il Gianicolo e Monteverde Vecchio.
Donata da Wurts al capo del
governo nel 1930, pittoresco parco pubblico con statue e fontane settecentesche
provenienti da una villa del milanese. Fino a pochi anni fa si allevavano
pavoni in libertà (da Guida di Roma del Tci 1965). Già esistente ai tempi della
costruzione delle mura di Urbano VIII, nel 1866 fu in gran parte lottizzata.
Passò nel 1902 a
George Wurts, diplomatico Usa. Nel casino, ricostruito dopo i danni del 1849 da
Alberto Calza Bini[1] e Mario De Renzi[2], è
l’Istituto Italiano di Studi Germanici con biblioteca specializzata in germanistica
e scandinavistica di 60.000 volumi[3].
Tra le fontane è notevole quella con le
quattro sfingi che simboleggiano le quattro passioni umane: ira, gola, avarizia
e lussuria; originale è il gruppo dei dodici mesi dell’anno disposti a
semicerchio con grande effetto decorativo.
Gabriele D’Annunzio fa svolgere nella
villa Sciarra il duello tra Andrea Sperelli e Giannetto Rutolo, personaggi del
romanzo “Il piacere”[4].
[1] Alberto Calza Bini
(1881 -1957) architetto, ha realizzato il palazzo per l’Istituto delle Case
Popolari a lungotevere Tor di Nona e la chiesa di San Francesco Saverio alla
Garbatella oltre al restauro del casino di Villa Sciarra (da Guida di Roma
Moderna di Irene de Guttry, De Luca ed. 1978.
[2] Mario De Renzi (1897
– 1967) architetto, ha realizzato le abitazioni in via delle Sette Chiese alla
Garbatella, l’Ufficio Postale in via Marmorata con Libera, il palazzo per
l’Archivio di Stato dell’Eur, il quartiere Ina Casa Tuscolano a via del
Quadraro e largo Spartaco, oltre al restauro del casino di Villa Sciarra (da Guida
di Roma Moderna, op. cit.).
[3] Villa Sciarra le notizie di questo paragrafo da Guida rossa del
Tci.
[4] Villa Sciarra e D'Annunzio le notizie da: "I rioni e i
quartieri di Roma" op. cit.
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