La chiesetta, o meglio l'oratorio, sorge nel luogo tradizionalmente indicato come quello del tentato martirio del santo. Secondo la tradizione, nel 92 san Giovanni sopravvisse al tentativo di martirio per immersione in una vasca di olio bollente per ordine di Domiziano. La costruzione attuale risale ad una commissione del prelato francese Benoit Adam, ricordato in una iscrizione sul portale occidentale, il progetto è attribuito a Donato Bramante o Antonio da Sangallo il Giovane senza elementi documentali. La piccola costruzione ha una pianta ottagonale con lesene doriche piegate sugli angoli che sorreggono una trabeazione molto semplice. Venne poi restaurata da Francesco Borromini, intorno al 1657. Contemporaneamente le pareti interne furono adornate da stucchi e affreschi di Lazzaro Baldi con le storie dell'evangelista tra cui la visione di San Giovanni e il tentato martirio.
Ecco un bel primo piano dello sfregio.
Un'altra angolazione dello stesso sfregio.
Una panoramica dell'oratorio.
Un'altra panoramica con la vista di porta Latina dall'interno,
tale porta è in restauro, si notano i ponteggi.
Se guardate bene questo antico muro notate due telecamere,
i "prodi" vandali le hanno agevolmente aggirate.
Ci auguriamo un pronto restauro dell'oratorio.
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