Nella foto di ieri l'hotel del Solo in piazza della Rotonda (Pantheon).
In piazza della
Rotonda, con le spalle al Pantheon, guardando a destra si trova dal 1467
l'albergo del Sole già Montone ove soggiornò l'Ariosto nel 1513, una lapide lo
ricorda. L’Ariosto raccontò in una lettera che, ancora emozionato per essere
stato ricevuto dal papa umanista Leone X, per l’amabilità della conversazione
avuta con il pontefice, cenò senza curarsi dei suoi abiti bagnati dalla
pioggia. Qui hanno soggiornato anche il
compositore e direttore d'orchestra livornese Pietro Mascagni[1],
che vi festeggiò la prima della Cavalleria Rusticana, Federico III d'Asburgo e
Cagliostro (si possono visitare le loro suite). Giuseppe Balsamo, poi conte di
Cagliostro, fu arrestato per futili motivi e messo in prigione nel carcere di
Tor di Nona. Vent’anni dopo, noto in tutta Europa come mago e alchimista,
avventuriero e truffatore, fu di nuovo arrestato e condannato all’ergastolo che
scontò nella fortezza di San Leo e dove morì. In anni più recenti Sartre e
Simone de Beauvoir fecero di questo albergo la loro dimora abituale. E' uno dei
più antichi alberghi al mondo. Secondo un'altra fonte risale al 1497 quando si
chiamava Montone. Nel Cinquecento appartenne alla famiglia Alberini, passò ai
Turchi e quindi al viterbese, chierico di camera, Giovanni Bitonto (lo stesso
che commissionò a Sebastiano del Piombo la Pietà oggi al museo civico di
Viterbo), per divenire infine di pertinenza delle monache benedettine di
clausura del vicino convento di Santa Maria in Campo Marzio. Si susseguirono
altri proprietari, tra gli ultimi la famiglia amatriciana dei Muzzi che ne
assunze la gestione nel 1968. Successivamente fu acquistato da una società che
ha affidato agli architetti dei Vivai del Sud una rivisitazione degli ambienti
in chiave settecentesca. La parte più antica dello stabile è quello di destra
(finestre asimmetriche), ha una facciata in laterizi, scandita da cornici
marcapiano in travertino. L'ultimo piano aveva un loggiato, testimoniato da
stampe d'epoca, oggi chiuso da semplici finestre.
I pavimenti in
terracotta e gli affreschi seicenteschi della hall contribuiscono a fare di
questo albergo uno dei luoghi più romantici di Roma.
Oggi offre 32
camere arredate in stile classico e funzionale, agli ospiti è messo a
disposizione un giardino interno ricco di fiori e palme. Ogni mattina i principali
quotidiani italiani e stranieri vengono offerti in lettura. Il montone spunta
dai mobili come prezioso lavoro in argento, nei paralumi del bar e su alcuni
oggetti presenti nelle camere.
[1] Pietro Mascagni (Livorno 1863-1945) compositore e direttore
d'orchestra, ottenne un successo immediato e popolare nel 1890 con la
Cavalleria Rusticana. Morì all'hotel Plaza di Roma, sua residenza stabile dal
1927, nel 1945. Agli inizi è stato direttore di banda a Cerignola.
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