Eccoci tutti insieme per una foto ricordo di questa bella passeggiata in bici, siamo in in via dell’Idroscalo, in una zona verde, oasi della Lipu. Siamo nel luogo nel quale fu ucciso il 2 novembre 1975 il poeta e regista Pier Paolo Pasolini. Al centro di esso si trova il MONUMENTO A PASOLINI originariamente in cemento grezzo, opera di Mario Rosati, un tronco spezzato indica la morte violenta, la colomba è simbolo di libertà, la luna il sogno. Il 31 dicembre 2005 è stato restaurato con una cerimonia di reinaugurazione a cui era presente l’autore e l’assessore Borgna.
Nel film “Caro diario” di Nanni Moretti del 1993, il regista raggiunge il luogo nel quale ancora si vede la porta del gioco del calcio dove avvenne l’omicidio, il parco non esisteva né la recinzione attuale. Qui le scene iniziali del film “Pasolini, un delitto italiano”, 1995 di Marco Tullio Giordana con Carlo De Filippi, Claudio Amendola, Giulio Scarpati, Nicoletta Braschi, Adriana Asti. Nel 1983 qui si svolge la scena finale del film “Amore tossico” di Claudio Caligari, “particolarità del film è quella di avere come attori protagonisti persone realmente eroinomani o che comunque avevano avuto un passato di tossicodipendenza” (da it.wikipedia.org). Nel 2004 è uscito il film Pasolini di Abel Ferrara con Willem Dafoe, Ninetto Davoli, Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Adriana Asti e altri. Il film racconta l’ultimo giorno di vita del poeta e la sua tragica morte. E’ stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
Tra via Martinica e via dell’Appagliatore si trova il PARCO GIUSEPPE PALLOTTA inaugurato il 29 aprile 2006 dal sindaco Walter Veltroni, si sviluppa su un area di sei ettari ed è subentrato ad una discarica abusiva e baraccopoli, è recintato, tra gli alberi piantati per l’occasione prevalgono pini, lecci, pioppi. Alte arcate a mattoni rossi e sasso formano dei quadrati non coperti nei quali prevale il tono del rosso. In uno di questi, più grande, collocato al centro del parco è dotato di una fontana in mattoni blu, alla base c’è una vasca poligonale, all’interno una tazza circolare con semisfera. Altre quattro vasche a base quadrata sono predisposte con getti d’acqua verso l’alto. Purtroppo le fontane non funzionano. Nel lato Nord del parco si trova un parco giochi. Vicino all’entrata di via dell’Appagliatore si trova un MONUMENTO di Mario Rosati formato da una vela di marmo bianco e una sfera posta su una mensola. Alla base è scritto: “Un luogo senza passato è un luogo senza futuro / All’impengo degli ostiensi per la città /
Eccoci al Parco 25 novembre 1885 che gli ostiensi chiamano "la Pinetina". Il parco ricorda la data di arrivo dei
ravennati ad Ostia per bonificarne il territorio e permetterne la nascita del
centro abitato. Il territorio in cui
oggi sorge Ostia e il suo entroterra è stato per secoli paludoso e preda della
malaria. Vari tentativi erano stati compiuti dal governo pontificio di
bonificare queste terre, ma si deve aspettare che il governo italiano decida
nel 1880 di varare un programma di bonifica, questa opera viene affidata alla
Associazione Generale Operai Braccianti di Ravenna.
Il 25 novembre 1884 arrivano i
ravennati e iniziano l’opera di bonifica creando 94 Km di canali e attivando
alcune idrovore, la prima fu messa in funzione il 16 dicembre 1889 (in via del
Fosso di Dragoncello è ancora visibile il vecchio impianto di idrovore, da wikipedia.org).
I lavori di bonifica furono portati a termine in sette anni. Il primo luglio
1893 si potè mietere il primo raccolto.
Ultima tappa al Parco Canale dello Stagno.
Si trova in via Mar dei Coralli. Lo si raggiunge dal lungomare Duilio, si costeggia il
canale dei Pescatori, si supera il Borghetto dei Pescatori, passiamo sopra alla
ferrovia, proseguiamo e vediamo sulla destra, oltre il canale la pineta di
Castel Fusano, mentre a sinistra il PARCO DEL CANALE DELLO STAGNO, punto verde
qualità del comune di Roma. Prende questo nome dal canale che costeggia detto
dello Stagno o dei Pescatori. Superato il cancello d’ingresso abbiamo un
edificio circolare bianco con tante finestrelle quadrate in basso, è il bar
ristorante +39, sul lato opposto ha un portico, oltre si vede il Pala di Fiore,
una tensostruttura verde comunale per attività sportiva. Segue un laghetto con
canneto e un bosco di pioppi. Giochi per bambini e ragazzi tra cui una fune che
lascia sospesi. Il tutto è ben tenuto, caso raro tra le aree verdi di Roma e di
Ostia.
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