mercoledì 11 aprile 2018

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e chi è l'autore del quadro che vedi sotto.
Nella foto di ieri:
la CHIESA DI SANT’ANDREA[1], tra la via Flaminia e viale Tiziano, capolavoro del Vignola[2], costruita nel 1556 per volontà di Giulio III, in memoria di quando, essendo stato fatto prigioniero durante il sacco di Roma del 1527, riuscì ad evadere proprio nel giorno del santo che è fratello di San Pietro. “Nella sua fine ed elegantissima struttura è difficile riscontrare elementi che non siano rinascimentali”[3]. L’edificio – chiamato generalmente Tempietto - ha una forma cubica, in laterizio, facciata in peperino a timpano e lesene. La cupola ellittica è impostata su basso tamburo. Un muro di cinta delimita un piccolissimo giardinetto, in questo, alle spalle dell’entrata si trova il campaniletto – con tre campane - che è più basso della cupola. L’interno è semplice e pieno di armonia.


[1] Chiesa di Sant’Andrea. Anche Marco Lodoli ha dedicato a questa chiesa un articolo su la cronaca di Roma de “la Repubblica” del 27.1.02, dal titolo “Sant’Andrea e i nuovi Lanzichenecchi”. Un cartello sulla porta recita: “Messa ogni domenica alle 9”.
[2] Vignola. Iacopo Barozzi detto (Vignola 1507 – Roma 1573) architetto, pittore e trattatista. Lavorò per i Farnese  al Casino di Villa Giulia, al Palazzo di Caprarola e realizzò a Roma la chiesa del Gesù a navata unica, tale chiesa fissò la tipologia delle chiese della controriforma.
[3] Tempietto del Vignola. La frase è presa da: Zeppegno – Mattonelli, Le chiese di Roma, ed. Newton, 1993.

Nessun commento:

Posta un commento