venerdì 22 gennaio 2021

Può risorgere a nuova vita Campo Testaccio

 

     Il campo storico nel quale la Roma ha giocato 161 partite dal 1929 al 1940. E’ pronto il progetto e ci sono i fondi per realizzare il nuovo stadio di Testaccio. Il progetto del Credito Sportivo e dalla Roma costerebbe 14 milioni di euro, per realizzarlo servirebbero 18 mesi. Nascerebbe così un campo da 9 contro 9 ma espandibile 11 contro 11. Avrebbe 4.000 posti con tribune coperte. Avrà un’area commerciale con museo giallorosso.  Sarebbe al servizio del quartiere, della squadra femminile della Roma, e alle società di serie C in cerca di un impianto.

     Questo è il campo storico nel quale la Roma giocò dal 3 novembre 1929 al 30 giugno 1940. Si trova lungo via Nicola Zabaglia presso la biblioteca Enzo Tortora del Comune di Roma (al civico 27). Venne costruito nel 1929 e prende il nome dal rione nel quale sorge, qui la Roma giocò 161 partite con 103 vittorie, 32 pareggi e 26 sconfitte.

     L’impianto fu progettato dall’ingegner Silvio Sensi, padre di Franco (presidente del terzo scudetto della Roma), aveva quattro tribune in legno verniciate con i colori della squadra, aveva una capienza di 20.000 spettatori. L’impianto comprendeva l’abitazione dell’allenatore sul muro era dipinto un gigantesco stemma della squadra. Per vedere una partita si pagava dalle 30 alle 35 lire in tribuna coperta e via via a scalare fino ai popolari dove si pagava 5 o 6 lire, 50% di sconto alle donne. Era frequente vedere gruppi di spettatori sul Monte dei Cocci per vedere la partita dall’esterno senza pagare il biglietto. Lo stadio è rimasto nella memoria dei tifosi romanisti per la partita contro la Juventus del 15 marzo 1931 nella quale i romani vinsero 5-0, da qui è stato tratto anche un film “Cinque a zero”. Dopo la stagione 1939-40 lo stadio venne abbandonato perché la tribuna dei distinti cominciava a dare segni di cedimento, venne sostituita da una in cemento (i cui lavori durarono quasi un anno), ma nonostante ciò fu abbattuto il 21 ottobre 1940.

     Il 27 novembre del 2000, alla presenza del sindaco Rutelli, del presidente Franco Sensi e di molti campioni del passato lo stadio è stato riedificato, di dimensioni ridotte ma dotato di un centro sportivo multifunzionale. I lavori di un parcheggio sotterraneo hanno comportato un decadimento della struttura, il problema a tutt’oggi non è risolto. Nel 2017 l’assessore ai trasporti Linda Meleo ha dichiarato che il parcheggio non si farà più.

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