giovedì 7 gennaio 2021

Un monumento sconosciuto di Roma, a Cavallo Pazzo


     Roma ha tanti monumenti bellissimi, vengono da tutto il mondo per conoscerli, qualunque persona, dotata di un minimo di cultura desidera almeno una volta nella vita di giungere nella “Città Eterna” per immergersi nella sua storia millenaria, vuoi per l’impero durato cinque secoli, vuoi perché è il centro universale del cristianesimo, il credo religioso più diffuso al mondo.

     Ma c’è anche  un monumento che nessuno conosce “A Tashunka Witko, capo valoroso e guerriero degli Oglala Sioux che combatté per la libertà e la cultura del suo popolo, l’Assessorato all’ambiente del Comune di Roma e il Comitato di difesa “Leonard Peltier” dedicano questo fratello albero a memoria dei milioni di indiani americani sterminati a partire dal 12 ottobre 1492”. Il valoroso capo Sioux di cui parla la scritta è Cavallo Pazzo, in inglese Crazy Horse. La cerimonia ufficiale di inaugurazione del monumento è avvenuta il 28 novembre 1996, alla presenza di Loredana De Pedris, assessore all’ambiente e di una delegazione di indiani d’America. Si trova a piazza Ragusa, nel quartiere Tuscolano, nei giardini al centro della piazza.

     Nel Sud Dakota i coloni americani scoprirono l’oro, cercarono prima di comprare le terre dai Sioux, poi iniziarono la conquista del territorio. Così il 25 giugno 1876 si arrivò alla battaglia di Little Big Horn dove duemila indiani – capeggiati da Cavallo Pazzo - accerchiarono e sconfissero il generale Custer con i suoi 225 soldati.

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